NAǦ῾ ḤAMMĀDĪ
Tito Orlandi
(App. IV, II, p. 542)
I codici di Naǧ῾ Ḥammādī . − Per quanto concerne l'originario ritrovamento dei manoscritti (1945), è probabile che comprendesse anche altri codici, di [...] ; 3-4. Apocalypsis Iacobi prior et altera; 5. Apocalypsis Adam. Cod. vi: 1. Acta Petri; 2. Bronte, Nous teleios; 3. Logos authenticos; 4. Noema magnae potentiae; 5. Excerptum ex Platonis Republica (ix, 588B-589B); 6. De ogdoade et enneade; 7. Oratio ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] cristiana sono stati importantissimi per l'affermazione e lo sviluppo della m. e prima ancora del libro stesso: Cristo è il Lógos, il Verbum. Il libro è il simbolo per eccellenza della parola, e perciò Cristo può avere il libro chiuso (ante Verbum ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] B. che il Cristo assumono questa posizione in quanto vengono assimilati al Logos e, infatti, i testi buddistici considerano il B. consustanziale col Dharma (la Legge = Logos). Un simbolismo grecizzante e, come tale, intelligibile solo ai Greci dell ...
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neuroteologia
Alberto Melloni
La riflessione sulla teologia, sulla mente e le sue funzioni è originaria e comune a tutte le grandi tradizioni religiose: il cervello come luogo nel quale agiscono sensi [...] controllo del cervello attraverso la mente. Nella tradizione cristiana l’antropologia delle lettere di Paolo prima e l’uso del termine logos nel prologo dell’evangelo di Giovanni poi (inizio 2° sec. d. C.) aprono le dottrine della grande chiesa a un ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] carattere dell’u.-tutto ove in accezione monistica e panteistica si preferisce al termine ἕν quello di πᾶν, penetrando il logos tutto il mondo e determinandone l’unità; esemplarmente Marco Aurelio scrive: «U. è il mondo costituito dal tutto, uno il ...
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Zenone di Cizio
Filosofo greco, fondatore della scuola stoica (336-35 a.C - 264-63 a.C). Figlio di un mercante di Cizio (nell’isola di Cipro), esercitò inizialmente la professione paterna; costretto [...] anche l’influsso esercitato su lui dai maestri megarici e accademici. Centrale è inoltre l’idea della natura intesa come logos presente sia nell’uomo sia nell’Universo, capace di unificare la fisica e l’etica. Secondo le indicazioni di Diogene ...
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Somma contro i gentili (Summa contra gentiles)
Somma contro i gentili
(Summa contra gentiles) Opera di Tommaso d’Aquino la cui redazione fu avviata prima del 1259. I «gentili» evocati nel titolo con [...] la Trinità, l’incarnazione, i sacramenti, la resurrezione dei corpi; importante, nel cap. 11, il discorso sulla presenza del logos in Dio, in cui vengono composte la tradizione biblica e agostiniana, e la noetica sviluppata dal pensiero averroista e ...
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Ercole, Francesco
Pier Giorgio Ricci
, Storico (La Spezia 1884 - Gardone 1945), professore di storia del diritto nelle università di Urbino, Sassari, Cagliari, Palermo; poi di storia medievale e moderna [...] , e Tre pretese , fasi del pensiero politico di D., in Saggi di 'filosofia dantesca, Milano-Napoli 1930, 239-345 (ibid 19672, 215-310); L. Pietrobono, in " Giorn. d. " XXVI (1923) 325 ss. e XXVII (1924) 141 ss.; L. Valli, in " Logos " VII (1924). ...
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IPPOLITO di Roma, Santo
Alberto Pincherle
Teologo, prete e antipapa in Roma, martirizzato il 235 o il 236.
Le sole notizie sicure sono date dai cosiddetti Philosophoumena, al cui libro I - già noto [...] ), I., contro il monarchianismo patripassiano di Noeto (seguito, secondo lui, da Zefirino e Callisto), mantenne la teologia del Logos, oscillando però fra la dottrina degli apologisti greci, con le sue tendenze al subordinazionismo, e una concezione ...
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La lingua di Gentile
Diego Femia
Fabrizia Giuliani
Gentile filosofo del linguaggio?
Si può parlare di Gentile filosofo del linguaggio? O quantomeno di una teoria linguistica riconoscibile all’interno [...] né di cose né di momenti spirituali (p. 59).
Per dirla con Karl Wilhelm von Humboldt, è la comune umanità propria del logos a consentire l’intesa, la convergenza attraverso le lingue. Se dovessimo ricostruire sensi comuni sulla base di forme da essi ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...