Scrittore statunitense, nato a St. Louis, Missouri, il 15 febbraio 1914. Ha vissuto a Londra, Parigi, Tangeri e soggiornato in America centrale e nelle regioni amazzoniche del Sud America. È stato uno [...] ottica di B. la macchina della morte può solo essere distrutta "distruggendone la logica, il logos". Ora se è vero che in questa programmatica distruzione del logos B. spesso rischia di perdere o alienarsi i suoi lettori è altrettanto vero che il suo ...
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HUSSERL, Edmund
Ernesto Grassi
Filosofo, nato a Prossnitz l'8 aprile 1859; fu professore di filosofia a Gottinga, poi a Friburgo (Germania). Fu scolaro del Brentano. Influì notevolmente sullo sviluppo [...] .
Gli scritti principali di H. sono: Logische Untersuchungen, voll. 2, Halle 1921; Philosophie als strenge Wissenschaft, in Logos, I, 1910; Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologische Philosophie, Halle 1913; Logik, Halle 1929. ...
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ragione
Anna Lisa Schino
Guida della conoscenza e della condotta dell’uomo
La ragione è la facoltà di ragionare, ossia di mettere in rapporto i concetti. È quindi la facoltà di giudicare, cioè di [...] : l’uomo differisce da tutti gli altri esseri viventi proprio perché, essendo partecipe di un principio razionale universale (Lògos), trova nella ragione una guida molto più flessibile e sapiente dell’istinto animale. La ragione è dunque la forza ...
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Una delle nozioni fondamentali del sistema hegeliano. La m. è definita da Hegel «passaggio a un secondo termine, in modo che questo secondo solo in tanto è, in quanto vi si è giunti [muovendo] da un qualcosa [...] attraverso una dimostrazione, sotto un altro profilo occorre sapere che la vera natura del pensiero essenziale o Logos è quella di togliere (aufheben, termine chiave della filosofia hegeliana, che significa tanto «togliere» quanto «conservare») nella ...
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La fortuna di Gentile fuori d’Italia
Fabio La Stella
Senso, metodo e limiti della ricerca
La statura europea del pensiero di Giovanni Gentile è stata tematizzata da ottimi lavori di studiosi italiani [...] redatto dallo psicologo e filosofo svizzero Carlo Sganzini (1881-1948), professore all’Università di Berna, apparso nel 1925 su «Logos», rivista cui collaborano fra gli altri, come è noto, Edmund Husserl ed Ernst Cassirer. Punto di partenza dell ...
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Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. [...] è circoscritta, per R., da un apriori teologico; l'umanità stessa è tale perché Dio ha voluto la sua autoespressione nel Logos. L'uomo, «uditore della parola», è pertanto orientato a priori verso la storia entro cui si verifica la rivelazione. Tra ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] accidentale dell’uomo, ma sua autentica essenza. Sarà la disgiunzione del paradigma teologico da quello filosofico a fare del logos una qualità non costitutiva dell’essere umano, che si può acquisire o perdere, della quale gli individui devono dar ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] per conto dei suoi sudditi. In un certo senso l’imperatore è depositario di un vago sacerdozio imperiale, come il Logos Cristo, secondo il salmo 109(110),4 era «ἱερεὺς [...] κατὰ τὴν τάξιν Μελχισεδεχ» (sacerdote secondo l’ordine di Melchisedech)72 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] di significato, con la differenza tra di loro che la seconda indica in più (prossemainei) il tempo; infine, l’enunciato (logos). Nel capitolo 20 della Poetica la prospettiva cambia e la descrizione concerne le mere tou lexeos (“parti della frase ...
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PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotinus)
S. Ferri
G. Sena Chiesa
Filosofo da Lykopolis in Egitto, dove nacque verso il 203 d. C. A 40 anni si trasferì a Roma e vi tenne cattedra per circa 25 anni; morì in Campania [...] dell'opera d'arte: "La profondità [ii, 4, 5] di ciascuna cosa è la materia e perciò è oscura, mentre il lògos e il noùs [forma razionale e intelletto] sono luce. Perciò il noùs quando contempla la forma razionale di ciascun effetto ritiene oscuro ciò ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...