PREPOSITINO da Cremona
Maurizio Ulturale
PREPOSITINO (Praepositinus, Prepositivus) da Cremona. – Nacque probabilmente tra il 1140 e il 1150 circa, secondo un riferimento implicito fornito da una lettera [...] , contraddistinta da un giudizio negativo sui nuovi studi; tuttavia, il disprezzo per i dialettici non gli impedì di recepire attentamente la Logica aristotelica e di conoscere gli studi prettamente grammaticali, non più di matrice chartriana. Non ...
Leggi Tutto
parallelismo
Francesco Tateo
. Figura retorica consistente nella disposizione simmetrica dei membri corrispondenti di un periodo, considerata dalla tradizione uno dei pregi della ‛ compositio ' (v.), [...] p. retorico è soprattutto in funzione della simmetria dei rapporti logici. Per questa via, infatti, D. si libera dai viene affermato nella proposizione principale.
Talora lo stesso metodo dialettico, cui D. aderiva, quello del ‛ provare e riprovare ...
Leggi Tutto
MAINO (Majno, Mayno), Giasone del
Flavio Santi
Nacque nel 1435 a Pesaro o Milano, probabilmente figlio illegittimo del consigliere ducale Andrea, o Andreotto, e di una tale Annetta.
Dall'esame delle [...] , e infine prospettare tesi e antitesi per sviluppare la discussione. Il procedimento teneva presente il nuovo metodo dialettico di derivazione logico-scolastica ed era nato dalla crescente esigenza di una sistematica aggiornata. A tutto ciò il M ...
Leggi Tutto
soggetto
Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data [...] da quel che avviene nella proposizione ordinaria ove il s. «sostiene passivamente gli accidenti». Tale logica sottende tuttavia il processo dialettico e speculativo dello spirito, ove «tutto dipende dal concepire il vero non tanto come sostanza ...
Leggi Tutto
sillogismo (silogismo)
Cesare Vasoli
Termine tecnico della logica, è usato da D. a denotare l'argomento deduttivo, che procede cioè dal generale al particolare secondo precise regole operative. Nel s. [...] Si aggiunga, poi, che nel caso in cui l'estensione logica dei due estremi sia uguale, s'intende come premessa maggiore quella ma possibile e probabile; 2) l' ‛ epicherema ', o s. dialettico che rechi le prove delle sue premesse; 3) il s. eristico o ...
Leggi Tutto
necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] altra parte, in linea teorica anche la n. fisica si risolve in quella logica, così come le verità di fatto si risolvono in quelle di ragione, dal uno dei motivi portanti del materialismo dialettico.
La necessità nella filosofia novecentesca
Nell ...
Leggi Tutto
ORSINI, Romano
Riccardo Saccenti
ORSINI, Romano. – Nacque a Roma, verosimilmente intorno al 1230, da Gentile e da Costanza, di cui non è noto il casato.
Era fratello minore di Matteo Rosso, creato cardinale [...] suo rapporto con il pensiero di Tommaso appare estremamente dialettico, essendo la sua una riflessione teologica assai diversa distinzione fra i due concetti è da intendersi solo sul piano logico e non su quello di una reale differenza di natura, ...
Leggi Tutto
quantita
quantità
La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, può essere misurato e quindi la sua grandezza, eventualmente espressa in termini numerici.
La [...] concetto di q. che Aristotele svolge sul piano logico-dianoetico, laddove alle due forme principali del giudizio ricollegherà Engels quando, nel delineare i principi del materialismo dialettico, individuerà nella conversione della q. in qualità una ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come si è detto nell’introduzione generale al Novecento, è difficile fare (a inizio del [...] Diamat, ovvero a quella scolastica del materialismo dialettico che ha dominato per decenni la cultura sovietica il suo esercitarsi su ampie porzioni testuali (opposti al rigore logico con cui l’altra corrente si limita ad analizzare precise porzioni ...
Leggi Tutto
Gervasio di Melkley
Francesco Tateo
Maestro di retorica (fine sec. XII-inizio XIII), originario dell'Inghilterra; ammiratore di Giovanni di Hanville, di cui cita l'Architrenius quale fondamento della [...] , G. procede attraverso una sistemazione di carattere dialettico inconsueta nelle arti poetiche. Egli s'interessa, ' retoriche e distingue la trattazione in base al fondamento logico di tali figure, illustrando naturalmente, come richiede un'arte ...
Leggi Tutto
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...