Teologo francescano, commentò le Sentenze a Parigi verso la metà del 14º sec. (1357; ma forse anche prima del 1354): svolse dottrine scotiste in senso nominalistico. Tra le sue tesi più caratteristiche: [...] netta distinzione (formaliter) di una pluralità di perfezioni nell'essenza di Dio, possibilità logica della creazione d'un mondo infinito (contro la posizione aristotelico-tomista), la conoscenza infallibile dei futuri contingenti. Altre dottrine ...
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Filosofo (Farhult 1884 - Lund 1968), prof. di filosofia teoretica all'univ. di Lund (1929-49). Riallacciandosi alla filosofia del "come se" di H. Vaihinger, si è interessato di problemi gnoseologici, di [...] filosofia della scienza e di psicologia. Opere principali: Rumsanalogierna i logiken ("Analogie spaziali nella logica", 1926); Problem och problemlösningar inom filosofien ("Problemi e soluzioni in filosofia", 1945); Experimentet, dess ...
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Matematico e alchimista (castello di Cadillac 1512 - Bordeaux 1594), vescovo di Aire (1578). È noto soprattutto per la traduzione e il commento di Euclide (1566). Fu tra i primi a far uso delle definizioni [...] nominali (in contrapposto alle definizioni reali) oggi alla base della moderna sistemazione logica della matematica. Nelle edizioni successive della sua opera aggiunse alcuni libri riguardanti i solidi regolari. Fondò la cattedra di geometria all' ...
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Architetto austriaco (Vienna 1928 - ivi 2019). Coerente interprete del modernismo, P. ha dimostrato, con i suoi lavori, come il moderno possa evolversi e proporsi stilisticamente in piena autonomia. La [...] personalità di P., che ha ricondotto sempre l'architettura a regole certe, applicando al mestiere logica e moralità, è caratterizzata da rigore, razionalità, chiarezza, equilibrio.
Vita
Laureatosi a Vienna (1954), ha qui avviato la propria attività ...
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Filosofo (Vienna 1896 - Oxford 1959). Dapprima collaboratore di M. Schlick e membro del Circolo di Vienna, si trasferì poi in Inghilterra insegnando a Cambridge (1937) e a Oxford (1939). W. rifiuta in [...] Einführung in das mathematische Denken (1936; trad. it. 1939) la riduzione della matematica a logica. Influenzata dall'ultimo Wittgenstein è una serie di scritti pubblicati postumi (The principles of linguistic philosophy, 1965; trad. it. 1969; How I ...
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Filosofo della scienza boemo naturalizzato statunitense (Nové Město, Boemia, 1901 - New York 1985). Esponente, con J. H. Randall e J. Buchler, della scuola naturalistica della Columbia University, N. si [...] without ontology (in Naturalism and the human spirit, 1944); Sovereign reason and other studies in the philosophy of science (1954); Logic without metaphysics and other essays in the philosophy of science (1957); Gödel's proof (in collab. con T. R ...
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Storico fiorentino (n. Firenze 1381 - m. 1451 circa); della sua vita non si sa quasi nulla (fu incarcerato per debiti verso il Comune). Scrisse con spirito mediceo le Istorie fiorentine dal 1423 al 1447, [...] con stile per lo più semplice ed efficace e col proposito di cercare la logica della storia nei rivolgimenti interni piuttosto che nei fatti esteriori. Ha lasciato anche un Trattato politico-morale. ...
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DE ANGELIS, Francesco Antonio
Calogero Piazza
Nacque a Sorrento nell'aprile 1567; nulla di certo sappiamo della famiglia, per quanto un necrologio lo dica "di natione Italiano, di patria Fiorentino". [...] Il 25 marzo 1583 fu ammesso nella Compagnia di Gesù: studiò grammatica e logica nel collegio di Napoli, in grande stima e dimestichezza del p. P. A. Spinelli. Dal 1590 fu praeceptor humanitatis nei collegi di Lecce e di Napoli; e, già sacerdote, nel ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] della missione per convertire gli ebrei e gli islamici al cristianesimo: in questa prospettiva elaborò la sua ars, una logica universale, capace di scoprire e dimostrare la verità partendo dai termini semplici e combinandoli in modo matematico. La ...
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CARACCIOLO, Giovanni Battista (al secolo Francesco Saverio)
Sergio Chiogna
Nato a Napoli il 29 dic. 1695 da Lucio, duca di San Vito, e da Vittoria Castigliar dei marchesi di Grumo, studiò nel collegio [...] e da cui dedurre regole di calcolo e teoremi. Il risultato fu che i concetti di limite e di continuità, base logica più o meno consaputa del calcolo differenziale e integrale, restano seppelliti in un'amalgama di postulati spesso inutili e arbitrari ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logicismo
s. m. [der. di logica, logico1]. – 1. a. In senso ampio, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia, o le assegna comunque un posto preponderante in questa disciplina. b. In filosofia della matematica, indirizzo...