Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] la mente e il mondo. Egli, sulla scia di una distinzione di W. Sellars, contrappone il 'regno della legge' allo 'spazio logico delle ragioni'. Se io vedo un foglio bianco davanti a me, la mia percezione intrattiene una duplice relazione con l'oggetto ...
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MISES, Richard von
Vito A. BELLEZZA
Matematico e filosofo della scienza, nato a Leopoli il 19 aprile 1883, morto a Boston il 14 luglio 1953. Professore nelle università di Strasburgo (1909), Dresda [...] Nelle questioni di tecnica metodologica e di filosofia della scienza, il M., che fece parte del "Circolo" o "Scuola logica di Berlino", d'indirizzo affine al "Circolo di Vienna", si muove nell'ambito del neopositivismo. Egli ha considerato l'analisi ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] l'organo che consente l'accesso alle verità di ragione, che sono distinte dalle verità di fatto rette da diversi principî logici (v. oltre). Tale distinzione ha valore però solo in relazione all'uomo, essere imperfetto, e non vale per Dio, per cui ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] ), se le coordinate sono riferite alla posizione dell’osservatore sulla superficie della Terra.
Filosofia
Nella retorica e nella logica, già in Aristotele sono detti luoghi (gr. τόποι) gli schemi formali mediante i quali sia possibile ricercare le ...
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Scrittore e uomo politico bizantino (n. Nicomedia 1018 - m. 1078 o 1096). Ebbe cariche politiche sotto Michele V e Teodora, e da Costantino Monomaco fu nominato professore di filosofia nell'università [...] VII Ducas (1077); interessante l'epistolario, di circa 500 numeri. Per secoli fu famoso per un compendio di logica (Σύνοϕις εἰς τὴν ᾿Αριστοτέλους λογικὴν ἐπιστήμην), a lui falsamente attribuito in alcuni manoscritti, che è in realtà la traduzione ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] vogliamo illustrare che cos'è l'i., ci torna utile vederla all'opera soprattutto nel linguaggio. Da un punto di vista logico, però, il linguaggio funziona (cioè ci consente di agire da uomini) perché ha una base intenzionale. Il contributo di Searle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] del soggetto e la vita del soggetto elemento della vita dell’altro (Opere, 2° vol., p. 42).
L’esperienza comune sfida la logica dell’idealismo impedendo l’esito solipsistico e attivistico. Vivere è un convivere e quest’è l’esperienza, la ragione e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Cardano
Guido Canziani
Nell’opera di Cardano sono rappresentate tutte le discipline di cui si compone la cultura rinascimentale, secondo un ambizioso disegno enciclopedico, che include la filosofia [...] criteri dei metodi per l’invenzione e l’esposizione (cfr. I. Schütze, La “Dialectica” di Cardano e la rivalutazione enciclopedica della logica, in Girolamo Cardano. Le opere, le fonti, la vita, 1999, pp. 147-57; La Nave 2004, pp. 109-49).
Le «scienze ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] e un linguaggio nel quale rappresentare tutti i ragionamenti di tipo assertorio. Leibniz ritiene in tal modo di potenziare la logica non solo per quel che riguarda la tradizionale arte del giudizio (ars judicandi), ma anche per ciò che concerne la ...
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PEYRETTI, Giovanni Battista
Jonathan Salina
PEYRETTI, Giovanni Battista. – Nacque il 18 febbraio 1823 a Castagnole Piemonte, in provincia di Torino, da Giovanni e da Maria Nicola. Ricevette in famiglia, [...] poi – sulla base dell'idea che, per esporre questa teoria, i suoi fautori dovessero avvalersi di quello stesso principio logico di non-contraddizione che andavano poi criticando da un punto di vista speculativo. In ogni caso, Peyretti rivendicò a più ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logicismo
s. m. [der. di logica, logico1]. – 1. a. In senso ampio, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia, o le assegna comunque un posto preponderante in questa disciplina. b. In filosofia della matematica, indirizzo...