Medico e filosofo (Rapallo 1577 - Padova 1657), prof. di logica a Pisa, poi di filosofia a Padova (1609), quindi a Bologna. Tornò a Padova nel 1645 a insegnare medicina. Peripatetico, sostenne le posizioni [...] aristoteliche e galeniche in numerose opere di medicina e di filosofia naturale; tra queste, De monstrorum causis, natura et differentiis (1616); De spontaneo viventium ortu (1618: sul dibattuto problema ...
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non contraddizione, principio di
non contraddizione, principio di uno dei due principi che sono alla base della logica classica; l’altro è il principio del → terzo escluso. Il principio di non contraddizione [...] La validità di questo principio nel linguaggio degli enunciati della logica classica trova riscontro nel fatto che in esso la formula Questa equivalenza non è legittima in altre logiche, come per esempio la logica intuizionista in cui è valido il ...
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alternativa
alternativa [Der. di alternato] [FAF] [ELT] [INF] Operazione logica, sinon. di OR. ◆ [ANM] Principio dell'a.: principio utilizzabile per la risolubilità di un'equazione integrale di Fredholm [...] di seconda specie: v. equazioni integrali: II 477 d ...
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congiunzione, eliminazione di una
congiunzione, eliminazione di una in logica, regola di deduzione per la quale dalla verità della congiunzione A ∧ B si deduce la verità sia di A sia di B (→ inferenza, [...] regola di) ...
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congiunzione, introduzione di una
congiunzione, introduzione di una in logica, regola di deduzione per la quale dalla verità di due singoli enunciati A, B si deduce la verità di A ∧ B (→ inferenza, regola [...] di) ...
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scacchi - Gioco da tavolo fondato su strategia e abilità logica, nel quale due giocatori muovono 16 pezzi ciascuno (s., da cui il nome del gioco), bianchi per l’uno e neri per l’altro, su un quadrante [...] diviso in 64 caselle (scacchiera), allo scopo di catturare il pezzo principale dell’avversario, il re, con una mossa detta s. matto. Gli altri pezzi rappresentano 1 donna, 2 torri, 2 alfieri, 2 cavalli ...
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Lindenbaum-Tarski, teorema di
Lindenbaum-Tarski, teorema di in logica, stabilisce che un insieme non contraddittorio di formule chiuse del linguaggio dei predicati è sempre contenuto in un insieme di [...] formule coerente massimale, tale cioè che aggiungendo un’altra formula ben formata esso diventa incoerente (→ coerenza) ...
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predicato, arita di un
predicato, arità di un in logica, numero degli argomenti cui si riferisce un predicato. Per esempio, il predicato di uguaglianza, espresso dal simbolo =, ha arità uguale a due [...] mentre il predicato «essere numero primo» ha arità uguale a uno (→ predicato; → arità) ...
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- Quinta lettera dell'alfabeto romano, in cui occupa lo stesso posto che questo simbolo occupava nell'alfabeto fenicio; in questo, però, e negli alfabeti semitici da esso derivati, non indicava la vocale, [...] . Nelle bussole, nelle carte geografiche, marittime e simili indica il punto cardinale est (ingl. east).
Filosofia. - In logica formale la vocale E designa la proposizione universale negativa (v. a).
Calendario. - Nel calendario romano è la quinta ...
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metateoria
metateorìa [Comp. di meta- e teoria] [FAF] Nella logica matematica, l'analisi di una teoria, detta teoria oggetto; si distingue tra m. sintattica, che ha per oggetto le proprietà formali delle [...] espressioni della teoria, e m. semantica, che studia anche i signif. dei simb.; più generic., come calco dell'ingl., come sinon. di metafisica ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logicismo
s. m. [der. di logica, logico1]. – 1. a. In senso ampio, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia, o le assegna comunque un posto preponderante in questa disciplina. b. In filosofia della matematica, indirizzo...