Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affermatosi negli ultimi decenni del secolo come movimento artistico internazionale, [...] vaste superfici accostate tra di loro in base a una logica interna, musicale, fatta di assonanze e risonanze misteriose e l’alto e voli nell’empireo della fantasia. Più che un simbolista è un grande visionario che traduce le proprie ossessioni in un ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] . La più completa relativizzazione del termine fu dovuta alla logica induttiva e al metodo sperimentale, in cui il requisito pura, mentre Cassirer con la Fenomenologia delle forme simboliche ha collocato sia il pensiero mitico sia il pensiero ...
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Dewey, John
Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò nell’univ. del Vermont e nella John Hopkins di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie univ. del [...] quelli filosofici. Risale a questo periodo anche lo sviluppo del suo ‘strumentalismo’ logico e la collaborazione con G.H. Mead, J.H. Tufts, Th. esistenziale e ‘ideazionale’ (ossia mentale e simbolica). Il distacco dal naturalismo grezzo e dal ...
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Freud, Sigmund
Medico austriaco specializzato in neurologia e psichiatria, fondatore della psicoanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Trasferitosi da bambino con la famiglia a Vienna, F. [...] di conciliare desideri inconsci e proibizioni, espresse in forma simbolica. Intesi i sintomi nevrotici nelle loro varie forme come segni, in primo luogo i sogni, la cui logica, costruita in palese violazione delle categorie spazio-temporali e ...
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Cartesio
Cartesio nome umanistico italianizzato di René Descartes (La Haye, Touraine, 1596 - Stoccolma 1650) filosofo e matematico francese. Di famiglia appartenente alla piccola nobiltà, compì regolari [...] sogni rivelatori, ebbe le prime intuizioni di una nuova logica (l’inventum mirabile), capace di fondare una scienza tutti in un unico membro e nella ideazione di un simbolismo efficiente, quale per esempio gli indici a esponente per indicare ...
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Aristotele
Aristotele (Stagira, penisola Calcidica, 384 a.C. - Calcide, Eubea, 322 a.C.) filosofo e scienziato greco. Figlio di un medico del re di Macedonia, nel 367 entrò nell’Accademia di Platone [...] del ragionamento dai suoi contenuti, abbozzando quindi le prime forme di logica formale e simbolica. Il risultato più rilevante della logica aristotelica è la dottrina del sillogismo, che egli riteneva lo schema di ogni inferenza valida. Aristotele ...
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calcolo logico
calcolo logico locuzione che indica un sistema formale in cui è possibile tradurre rigorosamente il concetto di → dimostrazione. Ogni ragionamento formulato nel linguaggio naturale si [...] tutto analogo a un processo di calcolo, di trasformazione di un’espressione in un’altra. Il consolidamento dell’aspetto simbolico della logica e dell’utilizzo di un procedimento di calcolo per esprimere qualsiasi inferenza si ha nel xvii secolo con G ...
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sistema sociale
Nella tradizione analitica delle scienze sociali l’espressione indica l’organizzazione complessiva dei rapporti e delle istituzioni collettive e, più in generale, le interazioni che in [...] una realtà concretamente osservabile. A differenza del modello analogico, il modello formale di sistema è una costruzione logica e simbolica di una situazione reale, elaborata mentalmente, che non ricorre al paragone con realtà di altra natura né ...
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programmazione
programmazióne [Der. di programmare "preparare un programma"] [LSF] (a) La formulazione di un programma. (b) Con signif. particolare nelle locuz. p. lineare e non lineare (v. oltre). ◆ [...] logiche (v. linguaggi di programmazione: III 428 e); (e) p. procedurale, o imperativa, in cui la p. consiste nella stesura della serie di istruzioni che il calcolatore deve eseguire (v. linguaggi di programmazione: III 427 d); (f) p. simbolica ...
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notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] convenzionale; in realtà, la scelta del simbolo e delle norme di trascrizione simbolica ha spesso un'importanza decisiva nello [STF] [ALG] [FAF] Nella teoria degli insiemi e nella logica matematica vi fu la tendenza (G. Peano) a introdurre una ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...