modalità
Claudio Pizzi
Le quattro modalità fondamentali – necessario, possibile, impossibile, contingente – e le loro interrelazioni hanno ricevuto una prima trattazione sistematica nell’Organon di [...] , talora vero, sempre falso, talora vero e talora falso). Il libro che ha segnato la rinascita della logicamodale nel XX sec. (Symbolic Logic di Clarence I. Lewis e Cooper H. Langford, 1932) conteneva la formulazione di cinque sistemi assiomatici ...
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operatore logico
operatore logico in un’algebra di → Boole, sinonimo di operazione su variabili booleane. Gli operatori logici fondamentali sono gli operatori and, per il prodotto logico, or, per la [...] della verità e della falsità di una proposizione (→ logicamodale). Oltre agli operatori aletici, la logicamodale utilizza anche operatori deontici (→ logica deontica) che indicano modalità connesse al concetto di dovere, quali: O («è obbligatorio ...
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Kripke
Kripke Saul Aaron (Omaha, Nebraska, 1940) logico e filosofo statunitense. Ha insegnato all’università di Princeton. Diventò famoso a diciassette anni dimostrando la completezza di un particolare [...] e potente, detto semantica dei mondi possibili. In seguitò applicò il metodo agli altri principali sistemi di logicamodale e alla logica intuizionista. Egli aprì così la strada a una piena comprensione delle proprietà matematiche di molti sistemi di ...
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semantica
semantica parte della logica che si occupa di fissare le regole per la interpretazione delle formule di un linguaggio formale in modo da attribuire loro un significato. Per gli usuali sistemi [...] definite delle relazioni di «accessibilità». L’interpretazione di un linguaggio o di una teoria significa individuare per ogni enunciato A l’insieme delle situazioni (o mondi possibili) in cui A è vero (si veda anche → logica; → logicamodale). ...
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modalitamodalità
In generale, modi di essere di enunciati o di proprietà che sono attribuibili a un soggetto. Nel primo caso, utilizzando la terminologia medioevale, si parla di m. de dicto, poiché [...] ). Si parla anche di m. temporali, in relazione allo sviluppo di logiche che trattano di enunciati la cui verità è temporalmente qualificata. L’interesse per la logicamodale si ridusse profondamente nei secc. 15° e 16° per ravvivarsi soltanto ...
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modalitamodalità termine che assume significati diversi a seconda del contesto.
☐ In statistica, è ciascuna delle determinazioni con le quali può presentarsi un carattere statistico. Possono essere [...] comprendono anche quelle epistemiche («si sa che»), deontiche («è lecito che»), temporali ecc. La semantica per le logichemodali, che riprende, formalizzandola, la nozione leibniziana di mondo possibile, ha fra i suoi principali creatori S. Kripke ...
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Hintikka
Hintikka Jaakko (Helsinki 1929 - Porvoo 2015) logico e filosofo finlandese. Allievo di G.H. von Wright, dopo aver insegnato a Helsinki, Stanford e all’università statale della Florida, dal 1990 [...] -matematiche alla discussione dei problemi filosofici tradizionali. Centrale nella sua opera è l’interesse per la logicamodale (alla cui semantica formale egli contribuisce con l’importante nozione di «insieme modello»), che egli applica non solo ...
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Lewis, Clarence Irving
Filosofo e logico statunitense (n. Stoneham, Massachusetts, 1883 - m. 1964). Laureatosi alla Harvard University (1906), insegnò nell’univ. della California (1911-20) e quindi in [...] suo nome all’introduzione della nozione di implicazione stretta, sulla cui base ha impostato i suoi studi di logicamodale. Sul piano gnoseologico ed epistemologico, L. ha sostenuto una concezione tendente a conciliare pragmatismo e kantismo: i dati ...
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Lewis
Lewis Clarence Irving (Stoneham, Massachusetts, 1883 - Cambridge, Massachusetts, 1964) logico e filosofo statunitense. Laureatosi alla Harvard University nel 1906, ha insegnato dapprima presso [...] di un operatore di possibilità, alla moderna logicamodale. Sul piano epistemologico, secondo Lewis, la struttura concettuale della logica e della matematica non è immutabile: anche le leggi logiche, infatti, possono cambiare e l’unico criterio ...
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Montague
Montague Richard Merritt (Stockton, California, 1930 - Los Angeles 1971) logico e filosofo statunitense. Studiò all’università di Berkeley dove fu allievo di A. Tarski. Insegnò all’università [...] Studioso versatile e originale, Montague ha lavorato in diversi settori della logica matematica e particolarmente importanti sono le sue ricerche nel campo della logicamodale e i suoi contributi allo sviluppo della semantica dei mondi possibili. La ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...