sillogistica
Qualsiasi versione della dottrina del sillogismo (➔), da quella originaria aristotelica, a quella della trattatistica ottocentesca, relativa alla cosiddetta logica tradizionale, che precede [...] priora, I, 24 b 26-30, e il «nota notae nota rei» di Categorie, 1 b 10-15, è un errore logico circoscritto). Aristotele tratta anche estesamente del sillogismo modale, cioè della validità o meno dei modi sillogistici in cui compaiono qualificazioni ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] (Monadologia, 43-46). Kant, che limita l’uso del concetto di p. all’ambito della logica, ne fa una delle tre categorie della modalità (➔), e propriamente quella che si esprime nel giudizio problematico, connotandola, in quanto «possibile in sé ...
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atteggiamenti proposizionali
Locuz. di origine inglese (propositional attitudes) utilizzata nella filosofia analitica per indicare ciò che è espresso da asserzioni della forma «A crede (sa, pensa, desidera, [...] della semantica tarskiana e sviluppata da Kripke per la semantica modale, l’intensione di un’espressione è definita come una funzione il quale vanno respinti i tentativi di risolvere i problemi logici delle asserzioni di a. p. mediante il ricorso a ...
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contingente
Alfonso Maierù
Il latino (contingens), nella tradizione filosofica, rende i valori dei termini greci συμβαίνειν(" accadere ") in concorrenza con accidere, evenire, e l' ἐνδέχεσθαι (" accettare [...] delle altre opere di Aristotele, da Mario Vittorino e Boezio in poi.
Il τὸ ἐνδεχόμενον (contigens) di Aristotele è termine della logica delle proposizioni modali, e come tale ricorre soprattutto in Interpr. 12-13 e in An. Pr. I 2, e 8-22. Secondo la ...
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mondi possibili
Claudio Pizzi
La nozione di mondi possibili si fa risalire storicamente a Gottfried Wilhelm Leibniz, che intendeva i mondi possibili come idee nella mente di Dio. Nella metafisica di [...] : possono essere proprietà come la riflessività, la transitività ecc., corrispondenti ad assiomi propri dei vari sistemi di modalitàlogiche, ma possono anche essere tali, per es., da ammettere un ordinamento interno di somiglianza, come si richiede ...
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necesse
Latinismo ricavato dal linguaggio della logica scolastica; in Pd XIII 98 e 99 sta per " proposizione necessaria ". Propriamente n. è un ‛ modo ' che, insieme con ‛ possibile ', ‛ impossibile [...] dimostrazione), dove attiene alla natura propria dell'operazione logica della deduzione ed entra nella definizione del sillogismo (Aristotele I 1, 24b 18-20), il quale non è necessariamente modale.
In Pd III 77 s'essere in carità è qui necesse ...
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modalitamodalità [Der. di modale "modo di essere"] [FAF] Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso tra soggetto e predicato, per es., di necessità, possibilità, impossibilità. [...] ◆ [LSF] Ciascuno dei modi possibili con cui può presentarsi un carattere o un fenomeno, i quali possono differenziarsi o qualitativamente (per es., un corpo generic. elettrizzato può avere carica elettrica ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...