FILIASI CARCANO, Paolo
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli il 21 marzo 1911. Il padre Mariano, di antica nobiltà napoletana, divenne duca di Montaltino in seguito al matrimonio con Maria [...] F. è strettamente collegato ai recenti sviluppi della logica matematica e della attuale filosofia della matematica, ha problema del significato, "non da un punto di vista formale ma contenutistico, in rapporto al concreto criterio di un'esperienza ...
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Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] . Anche i suoi gusti cinematografici rispondono a questa logica anticonformistica, come quando indicò al "New York times il cinema solo cinema ovvero soltanto un fenomeno culturale o formale; i film gli appaiono piuttosto come un'inesauribile fonte di ...
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BUCCI, Antonio
Ugo Baldini
Nato a Faenza il 18 ag. 1727 da Filippo e da Lucrezia Gori, in una famiglia agiata, compì i primi studi nel seminario locale, ove discusse anche alcune tesi teologiche. Frequentò [...] possibilità stessa di una disciplina del retto uso della ragione, non in senso puramente formale né valido solo nell'ambito culturale (come la logica scolastica il cui uso tradizionale tutti gli interlocutori giudicano sterile), ma atto a guidare ...
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BAVA DI SAN PAOLO, Gaetano Emanuele
Viviana Jemolo
Nato a Fossano (Cuneo) il 7 ag. 1737 da famiglia comitale piemontese, perse il padre, Ercole Giuseppe, all'età di cinque anni, e fu allevato dalla [...] stato, ai loro occhi, di avere mostrato come la logica fosse uno strumento di comprensione diretta della realtà, per raggiungere dell'induziode attiva, e non uno strumento di deduzione formale. Ma essi ritenevano necessario integrare l'opera di ...
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BRAGADIN, Domenico (Bragadino, Bragadenus, Dominicus de Venetiis)
Giorgio Stabile
Membro della nobile famiglia, nacque a Venezia nella prima metà del sec. XV. Le poche notizie della sua vita sono legate [...] volta addottorato, lo sostituì dal 1454 al 30 luglio 1455, e poi gli successe, con formale elezione della Repubblica che lo riconosceva "logiche, philosophie et theologie doctissimus et gratissimus omnibus scolaribus".
Sul B. gravò la pesante eredità ...
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CATENA, Pietro
Giulio Cesare Giacobbe
Della sua vita si conoscono pochissimi elementi: nacque a Venezia nel 1501; nel 1547 fu nominato lettore di matematiche presso l'università di Padova (la stessa [...] dei primi, nel sec. XVI, a porsi il problema della valutazione formale ed epistemologica della matematica euclidea, naturalmente dal punto di vista della logica e della filosofia aristoteliche, inserendosi in tal modo autorevolmente nella quaestio de ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...