indipendenza
indipendenza in logica, due proposizioni A e B si dicono indipendenti se non è possibile dedurre logicamente B da A né è possibile derivare A da B cioè se non è vera alcuna delle due implicazioni [...] ’implicazione A ⇒ C). Le proposizioni B e C sono invece indipendenti perché nessuna delle due è conseguenza dell’altra; infatti non è vera né due o più proposizioni si dicono indipendenti se nessuna di esse può essere logicamente dedotta dalle altre. ...
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modalità
Claudio Pizzi
Le quattro modalità fondamentali – necessario, possibile, impossibile, contingente – e le loro interrelazioni hanno ricevuto una prima trattazione sistematica nell’Organon di [...] avrebbero chiamato modalità de re. La logica contemporanea invece ha recuperato nel Novecento la logica modale principalmente come logicadelle modalità de dicto, cioè come attributi delleproposizioni intese come unità di senso. Accanto alle ...
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modalita
modalità termine che assume significati diversi a seconda del contesto.
☐ In statistica, è ciascuna delle determinazioni con le quali può presentarsi un carattere statistico. Possono essere [...] che...». Inoltre esistono modalità deontiche (→ logica deontica) e modalità temporali (→ logica temporale). Caratteristica degli operatori modali è quella di non essere vero-funzionali; la verità o falsità delleproposizioni che si formano con essi ...
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refutazione
refutazione di una formula in un sistema formale, è la dimostrazione della sua negazione. In un sistema formale, se una formula A non è deducibile e non è refutabile (cioè anche non A non [...] della struttura della formula in esame. Per esempio, nel calcolo delleproposizioni si utilizzano queste regole per la costruzione dell compare una implicazione, A ⇒ B, la si sostituisce con l’equivalente logica ¬A ∨ B e si prosegue come in c);
e) se ...
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proposizioneproposizione termine usato, in logica, come sinonimo di enunciato per designare una → formula ben formata di un linguaggio formale: il linguaggio degli → enunciati (detto anche linguaggio [...] a ogni sequenza di valori di verità delle lettere che la compongono il valore di verità dellaproposizione stessa, determinato mediante le tavole di verità.
Due proposizioni si dicono logicamente equivalenti se realizzano la stessa funzione di ...
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Lesniewski
Leśniewski Stanisław (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939) matematico, logico e filosofo polacco. Fu esponente di spicco della scuola polacca di matematica e logica, cui appartengono anche [...] oggetto complesso. La prototetica è una generalizzazione dellalogica proposizionale nella quale figurano variabili per tutte le categorie generate a partire dalla categoria delleproposizioni e nella quale tali variabili possono essere quantificate ...
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FINALI, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni finali sono proposizioni ➔subordinate che esprimono il fine, lo scopo, l’obiettivo di quanto viene detto nella proposizione principale.
Le [...] identità del soggetto dellaproposizione reggente e dellaproposizione finale. Perciò, quando i soggetti sono diversi è sconsigliata perché può generare confusione
Luca ha cercato Claudia per lavare i piatti
a rigor di logica, la frase significa ...
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clausola
clausola in logica, formula ben formata consistente nella disgiunzione di zero o più lettere enunciative, dette letterali; è quindi, una disgiunzione generalizzata di letterali. Nel caso in [...] è logicamente equivalente a una proposizione in forma normale congiuntiva; quindi una proposizione può essere espressa in modo equivalente come congiunzione di clausole. Si dimostra inoltre che una formula qualsiasi del calcolo delleproposizioni o ...
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Beth
Beth Evert Willem (Almelo, Overijssel, 1908 - Amsterdam 1964) logico olandese. Dopo aver studiato matematica e fisica all’università di Utrecht, si interessò, oltre che di logica, di psicologia: [...] sviluppo cognitivo. Suo è il metodo delle → tavole semantiche, procedimento sistematico per la confutazione delleproposizioni, che porta a identificare la nozione di verità logica con quella di proposizione inconfutabile. A Beth si devono anche ...
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Lukasiewicz
Łukasiewicz Jan (Leopoli, oggi Ucraina, 1878 - Dublino 1956) logico polacco. Insegnò all’università di Leopoli e quindi a quella di Varsavia. Si dedicò allo sviluppo dellalogica matematica, [...] (1910) egli sostenne che anche nella logica classica il principio di non contraddizione non svolge il ruolo fondamentale che la tradizione gli ha assegnato. Łukasiewicz considerava la bipartizione delleproposizioni in vere e false inadeguata alla ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...