misura
misura [Der. del lat. mensura, dal part. pass. mensus di metiri "misurare"] [LSF] Il valore di una grandezza, espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra grandezza della stessa specie [...] e integrazione: IV 2 f. ◆ [PRB] M. normale, regolare: v. probabilità classica: IV 580 d, e. ◆ [ANM] M. prodotto: v. misura e integrazione: densità relativa (all'acqua). ◆ [FAF] M. spettrale: v. logica quantistica: III 487 d. ◆ [ANM] M. standard e non ...
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Hauptsatz di Gentzen
Silvio Bozzi
Con questo nome (che significa teorema fondamentale) nella letteratura logica si indica una classe di teoremi il cui prototipo è dato dal risultato ottenuto da Gerhald [...] delle regole sui connettivi. Il teorema si può estendere a logiche diverse da quella classica (per es., quella intuizionista LJ) e a teorie – non più calcoli logici – opportunamente formalizzate. La cosa è particolarmente importante nell’ambito del ...
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modus ponens
modus ponens 〈mòdus pònens〉 [Lat. "modo che afferma"] [FAF] Inferenza della sillogistica classica del tipo: se sussiste p allora vale q; sussiste p; allora vale q. La regola di deduzione [...] corrispondente compare nei più diffusi calcoli logici moderni. Nella logica matematica è chiamata più frequentemente regola di separazione o di distacco e si enuncia così: "A una sequenza di espressioni in cui occorrono sia l'espressione H sia l' ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] di leggi di sviluppo della storia, mostrandone la carenza logica e l’infondatezza scientifica e riconducendole a una comune processi produttivi o la produzione di nuovi beni. Nell’economia classica, il p. fu analizzato in relazione alla ricerca e alle ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] altro enunciato deducibile da quell’insieme. Questa concezione classica di t. deduttiva si è conservata per oltre in un insieme di oggetti, detto ‘universo dell’interpretazione’ (➔ logica).
Le diverse t. deduttive si distinguono l’una dall’altra per ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] una differenziazione degli ambiti dell'esperienza, ciascuno recante una propria logica di sviluppo e propri schemi di valutazione, che è al dal tardo Ottocento, contrapposta all'idea classica che indicava ottimisticamente la modernità come certezza ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] 1505. In questa stessa università ottenne la lettura annuale di logica nel 1509.
Appena conseguito il dottorato, fu ammesso nel , conformemente a un modello umanistico d'ispirazione classica improntato all'enciclopedismo, si estendono dall'astronomia ...
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Filosofo (Brighton 1900 - Whitby 1976), prof. all'univ. di Oxford (1945-68), direttore (1948-71) della rivista Mind. Interessato originariamente alla fenomenologia di Husserl (alcuni temi della quale rimarranno [...] critico-terapeutica contro gli usi errati del linguaggio, mirano alla costruzione di una "geografia logica" dei concetti. Sempre vivo è stato inoltre il suo interesse per la tradizione filosofica classica (da ricordare il suo Plato's progress, 1966). ...
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Nome di religione del teologo e letterato ucraino Elisij o Elizar P. (Kiev 1681 - San Pietroburgo 1736). Fu un celebre predicatore e scrittore ecclesiastico del regno di Pietro il Grande. Seguace del principio [...] J. F. Budde. Uomo di profonda cultura, formatosi sulla tradizione classica e umanistica, lasciò importanti scritti di poetica e retorica (De basata su corsi tenuti tra il 1707 e il 1709 e comprendente trattati di logica, etica, fisica e matematica. ...
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Filosofo (Eutin 1802 - Berlino 1872). Deciso oppositore dell'hegelismo, T. si fece propugnatore di un indirizzo filosofico da lui denominato organico (Logische Untersuchungen, 2 voll., 1840). Di grande [...] E. Schleiermacher. Insegnò all'univ. di Berlino filosofia e filologia classica dal 1833, e filosofia e pedagogia dal 1837, quando divenne e specialmente di Aristotele (soprattutto della logica), dalle cui tesi speculative trasse continua ispirazione ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, proponendosi di definire qualcosa,...