Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] intelligenza e di volontà; anche qui, come già nella logica, si tratta però di uno studio dialettico, per cui il concetto di "morte dell'arte" nel senso che, dopo la classicità e con la scoperta del carattere infinito dello spirito, l'arte non ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] fisica, che nulla ha di "matematico" tranne la struttura logica. Ciò non toglie che D. accogliesse nella trama del suo il rifiuto della scolastica: il cogito presuppone infatti la classica nozione di sostanza; l'innatismo ripete la dottrina platonico ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] problema dei tre corpi, in seguito estese e generalizzate nel classico trattato Méthodes nouvelles de la mécanique céleste (1892-99). In , da un punto di vista psicologico, la logica della scoperta scientifica e valutare la complessità dei ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] critica di D. Hume, e intende proporre una logica induttiva in cui ogni proposizione trovi il suo fondamento vasto disegno, che compone in sistema i risultati dell'economia classica, mettendo in rilievo la connessione generale dei fenomeni sociali, e ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] vantaggi della divisione del lavoro e dello scambio fornita da S. rappresenti il punto di partenza della scuola economica "classica", che doveva avere in Ricardo uno dei suoi più illustri continuatori. La caratteristica più interessante dell'opera di ...
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Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park, Gloucestershire, 1823) di famiglia ebrea, convertito al cristianesimo. Considerato uno dei massimi esponenti della scuola classica, i suoi studi sulla svalutazione [...] e di Menger. Il valore, concetto fondamentale di tutta l'economia classica, è per R. un semplice rapporto, secondo il quale si studi moderni. Nessuno ha poi potuto infirmare l'intima logica e l'aderenza al nucleo essenziale dei fenomeni della ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] più stringenti nel C. gli stimoli ad approfondire i problemi logici e metodologici della storiografia e ad orientare gli studi in collane editoriali dalla "Biblioteca di cultura moderna", ai "Classici della filosofia moderna", fondati nel 1907, e agli ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] costituzionale che Firenze ha saputo crearsi, con logica e armoniosa coerenza, per sviluppare e rafforzare incondizionata dei filosofi, dei poeti, dei grammatici e dei retori classici, e con la conseguente contrapposizione tra l'età antica, madre ...
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DE GIORGI, Ennio
Enrico Moriconi
Nacque l’8 febbraio del 1928 a Lecce figlio di Nicola e di Stefania Scopinich.
La madre proveniva da una famiglia di navigatori di Lussino, mentre il padre era insegnante [...] vita volle conservare la residenza.
La formazione
Ottenuta la maturità classica al liceo Palmieri di Lecce, nel 1946 De Giorgi si una parte notevole delle sue ricerche fu dedicata alla logica e alla teoria dei fondamenti.
Seguendo la traccia ...
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PARETO, Vilfredo
Fiorenzo Mornati
(all’anagrafe Wilfrid Fritz). – Nacque a Parigi il 15 luglio 1848 dal marchese Raffaele (1812-1882) e da Marie Métenier (1813-1889), terzogenito, dopo le sorelle Aurelia [...] pubblica, costituiva con la maturità classica titolo scolastico utile all’accesso universitario (b), le derivazioni (c), l’eterogeneità sociale (d).
Tra tali categorie erano logicamente possibili le seguenti combinazioni: I: a agente su b, c, d; II: ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, proponendosi di definire qualcosa,...