Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Novecento la logica si sviluppa sotto l’egida della problematica circa [...] A) nel corso di una dimostrazione, cioè cattura un procedimento fondamentale in matematica. La differenza tra la logica intuizionista e la logicaclassica consiste ora semplicemente in una diversa relazione “”: in LK, “” è una relazione a m + n posti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’ambito del pensiero novecentesco con l’espressione spiritualismo si deve intendere, [...] , ma è il mistero che abita il pensiero, e in tal senso non può essere concettualizzato secondo le categorie della logicaclassica tipiche del pensiero metafisico – se non a prezzo di restare una vuota astrazione, ma messo in luce soltanto in un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le logiche modali
Fabio Bellissima
Paolo Pagli
Le logiche modali
L'Organon di Aristotele, atto di nascita della logica formale, comprende, oltre [...] e quella modale si ha indubbiamente con il concetto di modello. Dato un enunciato α della logicaclassica e un modello classico M (cioè un contesto nel quale interpretare α), α può essere vero o falso in M. Per esempio, l'enunciato 'per ogni x ...
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Impiegato nel corso della storia con significati spesso eterogenei e in riferimento a distinte tradizioni di pensiero, il termine designa genericamente il complesso delle dottrine che, in assenza di certezza, [...] in partic., si è sforzato di sviluppare un’epistemologia probabilistica su base induttiva, volta a sostituire la logicaclassica con una logica probabilistica in cui la dicotomia vero/falso è rimpiazzata dalla costruzione di una scala di valutazioni ...
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dimostrazione
dimostrazione concatenazione logica tra asserzioni che deduce da una serie di premesse dette ipotesi, attraverso proposizioni intermedie, una conclusione detta tesi che è necessaria conseguenza [...] , che esistono infiniti numeri razionali compresi tra 0 e 1. Quella per assurdo è una dimostrazione di tipo indiretto; per questo motivo è valida nella logicaclassica, in cui vige il principio del terzo escluso, ma viene rifiutata in altri tipi di ...
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Concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo signifi- cato se ne affianca talvolta un altro, che rinvia all’esistenza [...] possono essere considerate innate nella mente dell’uomo – accanto alle tradizionali funzioni della logicaclassica – una serie di funzioni logiche trascendentali di unificazione dei dati sensibili, ossia le categorie, considerate articolazioni di un ...
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(propr. Jean George Pierre) Logico ed epistemologo francese (n. 1893 - m. Ginevra 1924). Allievo di Lalande, conseguita la laurea alla Sorbonne, si recò al Trinity College di Cambridge, dove perfezionò [...] cui, usando come unico connettivo la barra di Sheffer, mostrò che i cinque assiomi della logicaclassica proposizionale, formulati nei Principia mathematica (1910-13; trad. it. Introduzione ai Principia mathematica) di Russell e Whitehead, potevano ...
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GIOVANNI XXI papa
Giovanni Battista PICOTTI
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Pietro di Giuliano, nato a Lisbona, probabilmente nel secondo decennio del sec. XIII, ebbe fama, col nome di maestro Pietro Ispano, nella storia della [...] doveva avere tanta importanza per il terminismo occamistico) riassumeva i contributi che al sistema della logicaclassica aveva apportato la nova logica, quella medievale. Tradotto in greco da Giorgio Scolario (Σύνοψις εἰς τὴν 'Αριστοτέλους λογικὴν ...
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GIUDIZIO (fr. jugement; sp. juicio; ted. Urteil; ingl. judgment)
Guido Calogero
In generale, nome della funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato.
La [...] di un'esperienza possibile: nelle categorie stesse venendo quindi a tradursi quelle forme dei giudizî, che aveva distinto la logicaclassica. Diverso, d'altronde, da questo "giudizio" era quello (che per Kant non era più Urtheil ma Urtheilskraft, nel ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] di principio (nemmeno cioè idealizzando il potere delle nostre facoltà conoscitive): sostenendo la validità di un principio cardine della logicaclassica, il 'principio di bivalenza', per il quale o un enunciato è vero oppure è falso, autori come G ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, proponendosi di definire qualcosa,...