La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] introdotta da Cohen, detta forcing, è il più importante strumento usato per costruire modelli di teorie insiemistiche nella moderna logicamatematica.
La scoperta della molecola OH. Alan H. Barret e i suoi collaboratori del MIT applicano per la prima ...
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matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] le m. di ordine infinito introdotte da D. Hilbert nella teoria delle equazioni integrali). ◆ [ALG] [FAF] Nella logicamatematica: (a) espressione priva di quantificatori, contraddistinta da un punto esclamativo collocato subito dopo di essa; precis ...
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variabile
variàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] ◆ [MCC] V. lagrangiana, o materiale: v. cinematica: I 598 d. ◆ [FAF] V. libera: nella logicamatematica, una v. non sottoposta a un quantificatore (anche, v. reale): v. logica: III 484 d. ◆ [FAF] V. meccanica: v. assiomatizzazione: I 181 f. ◆ [TRM] V ...
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operatore
operatóre [Der. del lat. operator -oris "che compie operazioni" (→ operazione)] [ALG] [ANM] Ente che determina un'operazione da eseguirsi su un altro ente, quindi simb. di un'operazione o, [...] [ANM] O. lineare di classe traccia: v. algebre di operatori: I 97 f. ◆ [ALG] [FAF] O. logico: (a) Simb. (per es., di quantificatore) che nella logicamatematica trasforma una forma enunciativa (espressione di cui non ha senso dire che è vera o falsa ...
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lineare
lineare [agg. Der. del lat. linearis, da linea] [LSF] Inerente a una linea, in partic : (a) che è costituito o è schematizzabile da una linea (per lo più retta) o che si sviluppa prevalentemente [...] delle forme sia minore di m. ◆ [ANM] Integrale l.: lo stesso che integrale curvilineo. ◆ [ALG] [FAF] [INF] Logica l.: ramo recente della logicamatematica (e quindi anche dell'informatica) che si propone un'analisi più profonda dei connettivi e dei ...
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definizione
definizióne [Der. del lat. definitio -onis, da definire (→ definito)] [LSF] Il termine, nato nella filosofia naturale (spec. nella matematica) con il signif., che ha tuttora, di "proposizione [...] definiti soltanto dalle loro proprietà, espresse dai postulati della geometria euclidea). ◆ [ALG] [FAF] D. metalinguistica: nella logicamatematica, una d. espressa in un metalinguaggio, ossia in un linguaggio nel quale si può parlare del linguaggio ...
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notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] non connesse a una precisa regola di scomposizione dei numeri. ◆ [STF] [ALG] [FAF] Nella teoria degli insiemi e nella logicamatematica vi fu la tendenza (G. Peano) a introdurre una particolare n., includente pressoché tutte le proposizioni e le ...
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linguaggio
linguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] grafico: v. base dei dati: I 343 a. ◆ [ELT] [INF] L. logici: quelli, detti anche l. formali o formalizzati, che nella logicamatematica sono alla base delle varie teorie logiche; sono costruiti a partire da un ben definito alfabeto, che è costituito ...
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deduzione
deduzióne [Der. del lat. deductio -onis, da deducere "dedurre", comp. di de- "da" e ducere "trarre"] [LSF] Una proposizione, la verità o il giudizio che si deduce, con il metodo deduttivo, [...] taluno) come il ragionamento che giunge a proposizioni particolari partendo da proposizioni generali. ◆ [ALG] [FAF] Nella logicamatematica, l'operazione (detta anche derivazione o dimostrazione) con la quale, in un sistema deduttivo, si ottiene una ...
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semantica
semàntica [Der. del fr. sémantique, termine introdotto, dal gr. semantikós (da semaíno "significare"), nel 1897 dal linguista M.-J.-A. Bréal per indicare quel ramo della linguistica che s'occupa [...] del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato] [ALG] [FAF] Nella logicamatematica, in contrapp. a sintassi, che studia i linguaggi formali (intese come pure sequenze di simboli), l'elaborazione con ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...