Logico e filosofo inglese (Masterton 1914 - Oxford 1969), compì i primi studi in Nuova Zelanda. Prof. al Canterbury College di Christchurch (Nuova Zelanda), passò poi in Inghilterra, dove insegnò nell'univ. [...] partic. da J. Łukasiewicz), ha dato importanti contributi di logicamatematica e storia della logica. Di grande rilievo le sue ricerche di logica temporale, cioè su quella branca della logica che studia asserzioni con operatori temporali, per es. "è ...
Leggi Tutto
Filosofo e logico statunitense (n. Stoneham, Massachusetts, 1883 - m. 1964). Laureatosi alla Harvard University (1906), ha insegnato nell'università della California (1911-20) e quindi a Harvard fino al [...] privilegiato la teoria della conoscenza e la logicamatematica. In quest'ultimo campo ha legato il suo nome all'introduzione della nozione di implicazione stretta, sulla cui base ha dato l'avvio agli studî di logica modale. Sul piano gnoseologico ed ...
Leggi Tutto
Secondo la definizione di R. Carnap, il compito di rendere più esatto un concetto vago o non sufficientemente esatto usato nel linguaggio comune o in un precedente stadio dello sviluppo scientifico o logico. [...] l’eliminazione»; ciò nel senso che essa permetterebbe di realizzare gli stessi scopi di una corrente e problematica espressione (logica, matematica, linguistica) mediante mezzi ed espressioni diversi, eliminando quelli che danno luogo a perplessità. ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo (Brno 1906 - Princeton 1978). Libero docente di matematica all'univ. di Vienna (1933-38), fu uno degli studiosi che si riunivano attorno a M. Schlick nel Verein Ernst Mach, poi (1929) [...] Princeton) e dell'Association for symbolic logic. Si è occupato prevalentemente di logicamatematica, di teoria degli insiemi e of the axiom of choice and of the generalized continuum hypothesis (1940); Russell's mathematical logic (1944). ...
Leggi Tutto
Filosofo (Vienna 1895 - New York 1949), prof. di filosofia del diritto all'univ. di Vienna (1922-38). Membro del Circolo di Vienna, non condivise i principî del positivismo logico. Dal 1938 prof. di filosofia [...] Kelsen (Logik und Rechtswissenschaft, 1922; Die Kriterien des Rechts, 1924); si occupò in seguito di logicamatematica (Das Unendliche in der Mathematik und seine Ausschaltung, 1930); scrisse anche un'importante Methodenlehre der Sozialwissenschaften ...
Leggi Tutto
In logica, relazione che si instaura tra un gruppo di proposizioni e una proposizione quando quest’ultima è detta seguire logicamente dalle prime. Si distinguono vari tipi di c. a seconda delle particolari [...] modalità concettuali che conducono all’affermazione che qualcosa ‘segua’ da qualcos’altro.
In logicamatematica, relazione di c. è una particolare relazione che un’espressione ha con un insieme di espressioni, nel senso che ogni interpretazione di ...
Leggi Tutto
Locuzione con cui G. Leibniz definì quella che già R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli [...] , la sussistenza di un mondo concettuale in sé conchiuso ed esauribile nei suoi limiti, e dall’altro la possibilità di simboleggiare i concetti in segni geometrici o algebrici. A quest’ultimo aspetto si rifarà più tardi la logicamatematica. ...
Leggi Tutto
Filosofo (Glasgow 1788 - Edimburgo 1856). Fece i suoi studî a Glasgow e a Oxford. Insegnò (dal 1821) storia e (dal 1836) filosofia a Edimburgo. La sua filosofia fonde motivi della scuola scozzese con altri [...] le sue dottrine particolari, la "quantificazione del predicato" ha avuto influsso sul posteriore sviluppo della logicamatematica e simbolica. Opere principali: Discussions on philosophy and literature (1852); Education and university reform (1852 ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Stoccarda 1716 - Tubinga 1790), di famiglia francese; prof. di logica e metafisica a Tubinga (dal 1750). Opere principali: Primaria monadologiae capita (1748), sulla monadologia di Leibniz, [...] et phaenomenis (1752), in cui si prosegue l'interpretazione critica della dottrina leibniziana; Methodus calculandi in logicis (1764), che svolge l'idea leibniziana di una logicamatematica, e diede luogo a un'interessante polemica con J. H. Lambert. ...
Leggi Tutto
inferènza Nel linguaggio filosofico, ogni forma di ragionamento deduttivo, che dimostra come una proposizione derivi logicamente da un'altra. In logicamatematica, si dicono 'regole d'i.' l'insieme delle [...] regole in base alle quali in un sistema deduttivo possono essere derivati enunciati e teoremi a partire da assiomi o da altri enunciati ...
Leggi Tutto
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...