LUCCA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Placido CAMPETTI
Augusto MANCINI
Adelmo DAMERINI
Augusto MANCINI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Città della Toscana, e sino al 1847 capitale di uno stato [...] nel 1821 una piccola Cappella. Morta Maria Luisa il figlio Carlo Lodovico soppresse le due Cappelle e istituì una nuova e una terza accademia nel 1772 fece edificare nella via del Moro un teatro più piccolo, chiamato poi Teatro Goldoni. C. Valentini ...
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Enrico De Luca
Conquistata nel 1314 da Uguccione della Faggiuola, signore di Pisa, con l’aiuto di Castruccio Castracani degli Antelminelli (Istorie fiorentine – da qui in poi abbreviato in Ist. fior. – II xxv-xxx), L. mostrò sin dal principio del 14° sec. evidenti segni di quel declino che, con Dante, ... ...
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Città della Toscana (185,7 km2 con 88.734 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge nella pianura del Valdarno Inferiore fra i Monti d’Oltreserchio e il M. Pisano, a breve distanza dalla sponda sinistra del Serchio. Il suo abitato è circondato dalla cinta delle mura (4 km) iniziate nei primi anni ... ...
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C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la forma di L. sono state condizionate dal fiume Serchio, che oggi scorre poco a N della città, il cui corso ... ...
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Michele Messina
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
– È ricordata da D. in VE I XIII 1 a proposito di Bonagiunta, citato tra i poeti toscani che mostrano di arrogarsi l'onore del volgare illustre, e al § 2, in cui sono citati due ottonari in dialetto lucchese (Fo voto a dio, ke in grassarra ... ...
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(XXI, p. 556; App. I, p. 804; II, 1, p. 234)
Luigi PEDRESCHI
Sanate in breve le non gravi ferite infertele dalla guerra, la città si è estesa notevolmente in quasi tutte le direzioni, ma soprattutto lungo le strade per Viareggio (quartiere di S. Anna), per Pisa (San Concordio), per Pescia (Porta Elisa) ... ...
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(XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 al '37 il comune ha compiuto opere pubbliche interessanti il piano regolatore per circa 10 milioni: da ... ...
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ZUCCOLO, Ludovico
Scrittore politico, nato a Faenza il 18 settembre 1568, e morto nel 1630, chiamato il Picentino perché vissuto per nove anni alla corte d'Urbino.
Scrisse varie opere, fra le quali un [...] Moro, delinea uno stato ideale, celebrando nel contempo la libertà della repubblica di San Marino. In altri dei Dialoghi, poi, egli mette in luce il Monaco-Berlino 1924, pp. 152-56; B. Croce, Lodovico Zuccolo e l'italianità, in Uomini e cose della ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] il primogenito Lodovico, avvocato, membro dell’Assemblea costituente, poi deputato e senatore, e il terzogenito Francesco, medico.
Tra il 1903 e il sequestro e all’assassinio di Aldo Moro, per il quale il 21 aprile 1978 indirizzò un appello autografo ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] un simile programma una parte almeno dei consigli sovrani. Lodovico Foscarini, Vettor Capello, Cristoforo Moro, Orsatto Giustinian, Leonardo Giustinian e il figlio Bernardo, Paolo Morosini e il cugino Pietro sono i maggiori esponenti del partito ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] le cerimonie per l'elezione del suo successore, Cristoforo Moro. E però è altrettanto vero che Wey stesso Il Papa Alessandro III scomunica Federico Barbarossa (256), Lodovico Dolce rimproverava a Tintoretto di avere - anche lui - riempito il ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] Trevisan, Paolo Barbo, Lodovico Foscarini, Gerolamo Barbarigo e Candian Bollani.
Il ῾testo' architettonico ῾romano . E la chiamata di Jacopo Sansovino da parte di Leonardo Moro per l'ambizioso programma edilizio del complesso di case da stazio ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] assistenziali(408). Il suo destino era tuttavia già segnato. Il P.N.F., guidato dall’ottobre ’37 da Lodovico Foscari(409 Gasparri-Giovanni Levi-Pierandrea Moro, Bologna 1997, p. 425 (pp. 405-436).
85. V. Mario Isnenghi, Il mito della grande guerra, ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] base le due virtù e i putti come elementi di raccordo. Il tutto insiste sulla figura del Moro e concorre a manifestarne la personale ῾edificante' vicenda.
Il complesso paramento architettonico e plastico della parrocchiale di San Moisè si colloca ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] e più impone il genere romanzo. Stando ad una lettera di Ortes del 13 dicembre 1760 all'amico bolognese Gian Lodovico Bianconi tra i della città, a cura di Stefano Gasparri-Giovanni Levi-Pierandrea Moro, Bologna 1997, p. 251 (pp. 245-269).
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] prima con il Villetard. Il giorno stesso e il giorno seguente il Battagia e il Donà Codognola, gli orefici fratelli Moro, un tale Tiboni, Carlo Bossi dall'8 aprile al 2 giugno 1797, di Lodovico Bonamico dal 3 giugno 1797 al 3 febbraio 1798) sono ...
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