La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] di Rinaldo Corso, I quattro libri delle Osservationi di LodovicoDolce e i Commentari della lingua italiana di Girolamo Ruscelli scrittori toscani del Trecento (con un’apertura, nel caso di Dolce, a scrittori non toscani e non del Trecento come Jacopo ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] utili, come faceva Bartoli. Nel Cinquecento, secolo delle prime grammatiche, questa strada è seguita, per es., da LodovicoDolce, correttore in tipografia (➔ correzione di bozze; ➔ editoria e lingua) e grammatico, che dedicò più della metà del ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] Manuzio gli dedicava un'edizione delle rime del Petrarca, nel 1550 Lelio Carani una traduzione di Sallustio, nel 1551 LodovicoDolce la sua tragedia Ifigenia.
Ma ora anche l'ortodossia del marchese di Oria era gravemente sospetta. Nei suoi ultimi ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] nella fissazione dell’alfabeto italiano. Proprio nell’opera grammaticale di un correttore di testi in tipografia, LodovicoDolce, autore delle Osservationi nella volgar lingua (1550), l’alfabeto italiano era così descritto, con qualche differenza ...
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GAMBARA, Veronica
Franco Pignatti
, Veronica. - Nacque a Pralboino, presso Brescia, feudo della famiglia Gambara, nella notte tra il 29 e il 30 nov. 1485, dal conte Gianfrancesco e da Alda Pio, della [...] anche nel versante opposto a quello del classicismo petrarchistico da lei praticato (ci è giunta anche una lettera a LodovicoDolce del 28 apr. 1537). Nel complesso, la dimensione privata e intimista cui la G. ispirò la sua scrittura epistolare ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] umanistica, dove l’interiezione è una categoria a sé per ➔ Leon Battista Alberti, Marco Antonio Ateneo Carlino, LodovicoDolce, Pierfrancesco Giambullari e Matteo di San Martino; ma non per Giovanni Francesco Fortunio, ➔ Pietro Bembo (che la ...
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TATTI, Francesco (detto Sansovino)
Simone Testa
Naque a Roma nel 1521, primogenito dello scultore e architetto fiorentino Iacopo Tatti, ma era nato, forse, da una relazione extraconiugale della madre, [...] marzo 1541 secondo la lettera inclusa nelle Lettere sopra al Decamerone (1542). A Bologna Sansovino si trovò bene, come scriveva a LodovicoDolce nel giugno del 1542 (Letere de diversii, Venezia, C.T. Navò, 1542, c. 98v). Il 27 gennaio 1542 divenne ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] dell’interpunzione si affermano due visioni contrapposte: una prima, contenuta nelle Osservationi della volgar lingua (1550) di LodovicoDolce e negli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone (1585-1586) di ➔ Lionardo Salviati, ne ritiene l ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] (Migliorini 1957: 222). In questo secolo è significativo il contributo dato al conguaglio grafico dai correttori di stamperia come LodovicoDolce, che nelle sue Osservationi dedica all’apostrofo (il «rivolto» che «si pone ogni volta, che si leva la ...
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PINO, Paolo
Mattia Biffis
PINO (de Pinis), Paolo. – Non è nota la data di nascita di questo pittore e letterato, attivo a Venezia e nel suo entroterra a partire dagli anni Trenta del Cinquecento. Poco [...] , 1990), a cura di B. Passamani, pp. 301-305; T. Puttfarken, The dispute about Disegno and Colorito in Venice: P. P., LodovicoDolce and Titian, in Kunst und Kunsttheorie, 1400-1900, a cura di P. Ganz et al., Wiesbaden 1991, pp. 75-99; G. Fossaluzza ...
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