SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] allacciata all'esempio dei classici con Antonio Vinciguerra, l'Ariosto, Pietro Nelli, Luigi Alamanni, Ercole Bentivoglio, proseguì Salvator Rosa, di Benedetto Menzini, Iacopo Soldani, Lodovico Adimari, Lodovico Sergardi (che le scrisse in latino, con ...
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RÉGNIER, Mathurin
Ferdinando Neri
Poeta, nato a Chartres il 21 dicembre 1573, morto a Rouen nel 1613. Avviato prestissimo alla carriera ecclesiastica, rimase al servizio del cardinale F. de Joyeuse, [...] egli prescelse fu quello che contava per maestri Orazio e l'Ariosto; e singoli motivi derivò dai poeti berneschi: la satira VI est toujours pauvre) ricordano il Capitolo della Poesia di Lodovico Dolce. Nel delineare la figura realistica di Macette, ...
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LODGE, Thomas
Gian Napoleone Giordano Orsini
Scrittore inglese, nato nel 1558 (?) a West Ham nell'Essex, morto nel 1625 a Londra. Educato a Trinity College (Oxford), si diede alla bohème letteraria [...] e madrigali del più leggiadro stile elisabettiano. I sonetti sono traduzioni da Petrarca, Ariosto, Ronsard, Bembo, Sannazzaro, e dal poeta dalmata Lodovico Pascale (Sonetti, Venezia 1549). Il poemetto Glaucus and Scilla (1859) ha influito sul ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] , ms. it. cl. VII. 247 (= 9234), c. 259; per Lodovico de la Fontana v. E. Bertanza - G. Dalla Santa, Maestri, scuole , L'industria tipografico-editoriale nel ducato estense all'epoca dell'Ariosto, in AA.VV., Il Rinascimento nelle corti padane. Società ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Il Papa Alessandro III scomunica Federico Barbarossa (256), Lodovico Dolce rimproverava a Tintoretto di avere - anche lui Dandolo, fra Giocondo, Agostino Bevazzano, Marco Musuro e Ludovico Ariosto.
263. "OPERATUS SACRIS IN DIVI MARCI AEDE ALEX. ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] Pochi i classici, molte le opere di letteratura moderna: rime dell'Ariosto, del Tasso, di Menon e Begoto (in vernacolo), il Pastor del Ginami, che include, oltre al Machiavelli, Lodovico Zuccolo e le Relationi del cardinale Guido Bentivoglio, ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] Bembo, Baldassarre Castiglione, Francesco Guicciardini, Ludovico Ariosto e altri. Leonardo, subito accostatosi ai Francesi ci permette ora di constatare che in origine davanti a Lodovico e alla sinistra di Massimiliano stava in piedi un paggetto moro ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] ) (68), si succedono l'Aminta del Tasso (1762), l'Ariosto (1772-1774), i diciassette volumi del Metastasio (1781-1784), i di Stato, Archivio Manin, b. 17 (Processo: il N.H. Lodovico Manin e i fratelli Albrizzi contro i NN.HH. Francesco e fratelli ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] », cioè ne La satira: nel volume - da considerare secondo - Dall' Ariosto al Chiabrera (Milano, F. Vallardi, 1938-1939), alle pp. 94-102 studioso concerne L'«ut pictura poesis» in un dialogo di Lodovico Dolce («Giorn. stor. d. lett. it.», vol. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] e cioè l'Istoria di Phileto veronese del rimatore bembesco Lodovico Corfino, di poco posteriore alle Novellae del Morlini, una assetto sociale e culturale della loro Italia, l'Italia di Ariosto e di Machiavelli. Di questo mutato panorama politico e ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...