PALMIERI, Pietro Giacomo
Chiara Travisonni
– Nacque a Bologna il 7 dicembre 1737 da Giovanni Battista e da Teresa Senegoni.
Dopo aver trascorso qualche tempo in Seminario a Bologna sotto la protezione [...] veneti di Marco Ricci, Francesco Zuccarelli e Giuseppe Zais, avvenuta probabilmente per il tramite di Graziani, Carlo Lodi e Bernardo Minozzi. Ai modelli contemporanei si affiancano quelli seicenteschi: Guercino, Jacques Callot, Stefano Della Bella ...
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LEONI
Micaela Mander
Famiglia di scagliolisti attivi per due generazioni tra XVII e XVIII secolo in Emilia, Lombardia, Liguria e Piemonte. Il capostipite, Giovambattista, detto Battista, figlio di Ludovico [...] nucleo omogeneo che è probabilmente da espungere dall'opera di Ludovico ed è invece rapportabile all'artefice che in S. Francesco a Lodi nel 1714 si firma con la sigla "GBF", nucleo al quale appartengono le scagliole di Piacenza (chiese di S. Sisto e ...
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FILIPPI, Camillo
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo a Ferrara almeno dal 1523, anno in cui compare come testimone in un documento; da un altro [...] Dossi, per la decorazione degli ambienti, già dipinti da Gerolamo da Carpi, nella "delizia" estense di Copparo (non più visibile; Lodi, 1987). Sempre accanto al Dossi, il F. lavorò alle decorazioni degli archi trionfali per l'arrivo a Ferrara di papa ...
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BUCCI
Giuseppe Liverani
Famiglia di ceramisti oriundi di Faenza, dove tenne diversi stabilimenti nel corso del sec. XIX per la produzione di stovigliame d'uso. Un primo, presso la chiesa di S. Lucia, [...] prime e, ampliando il fabbricato, istituì una sezione artistica dove chiamò a lavorare artisti quali Angelo Minghetti, Gaetano Lodi, Angiolino Sangiorgi, un Bianchini e altri.
Avendo lo stabilimento raggiunto i 50 operai, l'anno seguente, 1848, Sante ...
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FLOH (Faludi), Jakab (Eugenio Giacomo)
Rosalia Vittorini
Figlio di Giuseppe, nacque a Budapest nel 1899. A causa del clima politico reazionario e di persecuzione razziale il F., di origine ebrea, si [...] 1933], 3, pp. 125-129); sempre con Griffini si aggiudicò il concorso per la realizzazione dell'Istituto per l'infanzia a Lodi (1932-33), in cui sono ancora presenti i temi della sperimentazione: dalle ampie vetrate al sistema di riscaldamento a solai ...
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FILIPPO da Verona
Walter Angelelli
Poche sono le notizie biografiche su F.; da un documento dell'Archivio di Stato di Savona, datato 5 ott. 1515 (Attardi, 1980), si ricava il nome del padre Giovanni. [...] ma indicativo altresì di una viva partecipazione alla corrente di sperimentalismo anticlassico sorta all'inizio del Cinquecento in Lombardia tra Lodi e Cremona.
Il punto di svolta tra il primo tempo del pittore e questo secondo periodo, più moderno e ...
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BERTUZZI (Bertucci), Nicola (Tommaso Nicola), detto Nicola d'Ancona o l'Anconetano
Anna Maria Matteucci
Nacque ad Ancona verso il 1710. Giovanissimo, si recò a Bologna, dove divenne allievo di V. Bigari, [...] e contenuta che caratterizza tutte le opere, ad olio dei pittore.
Nel 1763 il B. dipinse, insieme con il paesaggista C. Lodi, numerose sovrapporte per il "Palazzo di Sotto" di Bagnarola; del 1764 sono le bellissime tempere già nella villa Sampiera (a ...
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ANICHINI, Francesco
Maria Angela Novelli
Di origine ferrarese, ma operoso per lo più a Venezia, non si conosce l'anno della sua nascita, ed anche il nome del padre è incerto: Lorenzo (Baruffaldi) o [...] come di uno dei più celebri intagliatori d'Italia; grandi lodi gli tributa anche Nicolò Liburnio, che lo introduce nelle sue anche Antonio Musa Brasavola nel 1536. Nel Settecento alle lodi, ormai genericamente ricorrenti, non si accompagna già più ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] armonia e la squisitezza di disegno e di colorito" (cfr. Lodi, 17 genn. 1852), le tempere di palazzo Tasca, che felici accordi cromatici ma sostanzialmente privo di accenti originali.
Fonti e Bibl.: G. Lodi, G. D., in La Lira, I, n. 6, novembre 1851, ...
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ROMANINI, Angiola Maria
Antonio Cadei
Storica dell'arte, nata a Legnano il 26 febbraio 1926. Dal 1972 è professore ordinario di Storia dell'arte medievale all'università di Roma ''La Sapienza'', dove [...] di Roma con G. de Francovich e G.C. Argan, esordì con studi su A. e M. Piazza pittori di Lodi, ma spostò ben presto i propri interessi all'architettura e all'arte del tardomedioevo, con contributi sulla storia dell'architettura lombarda dal ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
lodigiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla cittadina di Lòdi, capoluogo di provincia, sulla destra dell’Adda: le industrie l.; formaggio l. (o assol. lodigiano, s. m.), varietà del formaggio grana padano fabbricato nel...