DECIO (Desio, De Desio), Agostino (Agosto)
Silvana Pettenati
Milanese, attivo come miniatore dal 1531 al 1590, fu celebrato dai contemporanei, in particolare dal Lomazzo, il quale ne scrive nel Trattato [...] in Arte lombarda, XVI (1971), pp. 157-67; Id., Miniature lombarde, Milano 1973, pp. 52, 92 s.; A. Novasconi, Le miniature di Lodi, Lodi 1976, pp. 61-66, 228-49; S. Pettenati, I Decio e i vetri églomisés, in Per Maria Cionini Visani. Scritti di amici ...
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KOSMAS (Κόσμας)
L. Guerrini
Mosaicista greco, del V-VI sec. d. C., noto per aver firmato in caratteri greci insieme a Georgios (v.) il pavimento dell'atrio della chiesa di S. Anastasia ad Arkassa (antica [...] figurati, di derivazione orientale, specialmente siriaca. Costituivano motivi decorativi anche varie iscrizioni, per lo più versetti biblici, lodi alla divinità, ecc. Un'iscrizione più ampia posta davanti alla porta che dall'atrio conduce al nartece ...
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Pittore italiano (Milano 1912 - Pollença, Maiorca, 2000). Formatosi all'accademia di Brera, aderì giovanissimo al movimento futurista. Dopo i contatti con G. Manzù e i chiaristi lombardi, si volse a una [...] diverse, dalla pittura murale al mosaico (murali per la Casa del combattente a Valenza Po, 1958; mosaici nel duomo di Lodi, 1964), dalla ceramica (murale per la sede del Parlamento europeo a Bruxelles, 1993) alla grafica (bozzetti per i Vespri ...
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BRAMBILLA, Ferdinando
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Milano l'8 luglio 1838. Frequentò a Brera la scuola del Sogni, oscillante tra modi neorinascimentali e romantici, per passare poi a quelle dell'Hayez [...] ). Sono proprio le buone qualità di frescante che valgono oggi al B. una menzione men che fuggevole. Nella Incoronata di Lodi dipinse (1876) le figure allegoriche delle lesene del piano superiore, condotte con un certo calore pittorico, e con accento ...
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D'ANDREA, Antonio
Clara Gelao
Nacque a Lecce il 23 luglio 1908 da Consolato e da Giuseppina Ciancio, napoletani: dopo una breve esperienza al ginnasio Palmieri di Lecce passò alla scuola artistico-industriale [...] indetta dalla scuola (1923) espose una Rosa in ferro battuto, che gli valse il primo premio. Licenziatosi nel 1925, il D. seguì il prof. W. Lodi, suo maestro, a Bologna, dove frequentò il liceo artistico, esercitandosi anche nella bottega d'arte del ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] York-London 1996, pp. 793-796; P.C. Marani, Pittura e decorazione dalle origini del santuario fino al 1534. Giorgio da Saronno, Alberto da Lodi, B. L. e C. Magni, in Il santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, a cura di M.L. Gatti Perer ...
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CAPODIFERRO (De Cotiferinis, Codiferri, Codeferini, Capi Di Ferro)
Piero Capuani
Famiglia di artefici, originaria di Lovere (lago d'Iseo); a Bergamo si dedicò, nei secoli XV e XVI, prevalentemente all'arte [...] . In tale data è segnata nei pagamenti la spesa di "un nolo di cavallo et sua mercede per venire... a Bergamo" da Lodi, dove si era, evidentemente, da poco trasferito. Gli è concessa una dilazione di tre mesi per riprendere i lavori del fratello; e ...
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Architetto e scultore (n. Firenze 1400 circa - m. dopo il 1465). Lavorò a Firenze, a Roma e a Milano, dove realizzò il suo progetto più importante, l'Ospedale Maggiore (1456-65).
Vita e opere
Dapprima [...] tardo imperiale, evidente soprattutto nel forte carattere decorativo del complesso. Trattenutosi a Firenze nel 1448, peregrinò a Lodi, Rimini, Padova, Piacenza, Mantova per fermarsi (1449) a Venezia. Eseguì allora la croce processionale d'argento per ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] compositiva e lessicale della Natività (datata 1570), ora nella parrocchiale di Boffalora d'Adda, ma proveniente da S. Romano di Lodi (disperse le altre due tavole con la Madonna della Neve e la Madonna del Serpe), nella quale la preferenza per le ...
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MAGNAVACCA, Giuseppe
Susanna Falabella
Nacque a Calcara di Crespellano, presso Bologna, il 29 giugno 1639 dal bolognese Alessio, forse ultimo dei sei figli da questo avuti tra il 1628 e il 1637.
La [...] di viaggi che furono occasione di precoci contatti del M. con il collezionismo antiquario di gemme, monete e medaglie: a Lodi, intorno al 1660, a Roma e, infine, in Polonia dove, trattenutosi tre anni, avrebbe appreso perfettamente la lingua del ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
lodigiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla cittadina di Lòdi, capoluogo di provincia, sulla destra dell’Adda: le industrie l.; formaggio l. (o assol. lodigiano, s. m.), varietà del formaggio grana padano fabbricato nel...