L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] sola esortazione, e non come nome) anche nella grafia disgiunta: all’armi.
Non mancano casi di impiego dell’apostrofo confinato alle locuzioni cristallizzate: tant’è ma non tant’erano, senz’altro ma non senz’egli, quand’anche ma non quand’infine, com ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] possibilità che venga
(16) le possibilità che venga sono minime
Si noti che all’avverbio probabilmente (e alle locuzioni equivalenti con buona / tutta probabilità) corrispondono le costruzioni con l’aggettivo probabile (9) o col nome probabilità (13 ...
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Le frasi soggettive sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ subordinate, frasi), che corrispondono al soggetto (1) del verbo della frase da cui dipendono (chiamata talvolta frase matrice) e possono [...] spera, si teme; ➔ passiva, costruzione) (11):
(11) si teme che le vittime possano essere molte di più
(d) locuzioni impersonali con verbi copulativi (➔ copulativi, verbi) come essere, sembrare, parere seguiti da nomi
(12), aggettivi (13), avverbi (14 ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] categorica. Inoltre, -issimo seleziona, oltre agli aggettivi, anche avverbi (benissimo, malissimo, ecc.; e locuzioni avverbiali: d’accordissimo, in gambissima), pronomi indefiniti (nientissimo, nessunissimo) e nomi (campionissimo, occasionissima ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] propri e derivati (kierkegaardiano), toponimi derivati (maastrichtiano).
Con l’eccezione di uu, presente solo in termini o locuzioni d’origine latina (continuum, vacuumterapia, in perpetuum), doppie vocali sono rappresentate in tutte le categorie del ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] , o forte, come nel caso di sicuramente, assolutamente, certamente, indubbiamente, innegabilmente, provatamente, certo, davvero e locuzioni avverbiali equivalenti come senza dubbio, di sicuro, senz’altro);
(b) verbi modalizzanti epistemici (dedurre ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] (mi ricevete bene?, oppure: vi ricevo bene). Alcune di queste sigle sono talora usate, nel linguaggio dei radioamatori, con significato più preciso, come equivalenti cioè di sostantivi o locuzioni determinate; per es., QSO significa ‘collegamento’. ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] forma implicita. La forma esplicita ha il verbo all’indicativo ed è introdotta da congiunzioni come perché, poiché, giacché, siccome, o da locuzioni come dato che, per il fatto che, dal momento che, in quanto:
(9) si è raffreddato perché ha preso un ...
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Al pari delle ➔ sigle, le ➔ abbreviazioni, consentendo di risparmiare caratteri, hanno lo scopo di alleggerire un testo quando un termine vi ricorra ripetutamente; diversamente dalle sigle però, che possono [...] , le borse post-dottorali sono spesso chiamate post-doc. Del resto, la sigla DOC (denominazione d’origine controllata), anch’essa oramai parola piena, si trova anche in locuzioni non vinicole, a intendere «di pregevole fattura» o «di ottima qualità». ...
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In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] e sa d’arcaico; diverso è l’uso pronominale, interdetto al concorrente: alcune persone scappavano, altre restavano immobili;
(b) la locuzione avverbiale un po’ di, non a caso costruita attorno all’aggettivo e pronome indefinito poco: vorrei un po’ di ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...