Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] me, a mio giudizio; formule di negoziato, ad es. se ho capito bene, sbaglio o ...?, mi passi il termine; locuzioni idiomatizzate, ad es. va’ a sapere, cosa vuole);
(v) mezzi intonazionali (come un tono ‘tranquillizzante’ in combinazione con mezzi ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] Crusca veronese). Nel 1813, con lo scopo di integrare la Dissertazione fornendo una più ampia documentazione di parole e locuzioni del Trecento, pubblicò un lungo dialogo dichiaratamente ispirato al De oratore di Cicerone, intitolato Le Grazie, i cui ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] a Giacinto Carena (1847) criticò il lessicografo piemontese perché nel suo Vocabolario domestico aveva talvolta accolto voci e locuzioni non fiorentine ma di altra provenienza regionale. Ma, se si guarda all’effettiva diffusione nel parlato di un ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] delle regole fonologiche in confine di parola, che nella seconda generazione trovano solo applicazione fissa con determinate parole o locuzioni; analogamente, le forme di negazione un, ’n «non» si mantengono solo se seguite da ci, ce (cfr. ’n c ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] : dimorata «lontananza», redita «ritorno», tardato «ritardo», donato «dono», ecc.); alcuni sono sopravvissuti solo in sottocodici o locuzioni speciali, come dipartita (negli annunci funebri), o in giudicato (in diritto). Stessa cosa si può dire dei ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] eterogenei, riconducibili a categorie grammaticali diverse: espressioni avverbiali, congiunzioni coordinanti e subordinanti, preposizioni e locuzioni preposizionali, alcuni sintagmi preposizionali come per questo, a tal fine, malgrado ciò, ecc.
Il ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...