CATO (Cati), Renato
Tiziano Ascari
Nato a Ferrara, forse nel 1519, da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli, studiò in patria e fu allievo dell'Alciato, che il 17 giugno 1546 fu promotore della sua laurea [...] il giurista, nell'esporre e interpretare le leggi, deve usare un latino puro ed elegante, evitando assolutamente vocaboli e locuzioni non proprie del latino classico. Occorre quindi che egli legga assiduamente i prosatori ed i poeti dell'antica Roma ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] combinazione delle norme. Una cura particolare egli poneva nella costruzione dei linguaggio giuridico, fino a foggiare termini e locuzioni nuove che in qualche caso hanno avuto una fortuna duratura nel lessico dei giuristi. Basta ricordare tra tutti ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] che essi non dissero ogni cosa, e che se più lungamente o d'altre materie avessero scritto, averiano usato altre locuzioni e altre parole" (par. 8). Piuttosto che imitare un solo autore ritenuto ottimo, occorre considerare, per ciascun genere, una ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...