La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] molte lingue del mondo, consiste nel passaggio da nomi designanti parti del corpo (➔ parti del corpo) ad adposizioni o locuzioni preposizionali che indicano concetti spaziali di relazione, come: di fronte alla casa, ai piedi della montagna, ecc. Si ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] da sintagma preposizionale.
Un sintagma nominale può contenere anche un nome passivo: l’agente è in questo caso introdotto dalla locuzione preposizionale da parte di:
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a. l’acquisto del libro da parte di Luca era ormai indispensabile [«il libro ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] (25), la congiunzione perché è compatibile anche con i motivi, e la causa è inferita. Lo stesso si può dire della locuzione anaforica per questo presente in (29). In (26) è codificata una relazione di successione temporale, e la causa è inferita. In ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] un burattino vivo, invece d’un ciuchino morto (Collodi 1981: 207)
Sono, in origine, participiali avverbiali anche diverse locuzioni fisse quali dopo mangiato, detto fatto, considerato che. Della stessa natura sono espressioni e frasi fatte come per ...
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andare
Freya Anceschi
. Lo ‛ spettro d'azione ' dantesco del verbo è esaurientemente documentato, per quanto riguarda la lingua antica, dalle sue 600 occorrenze, ricche di valori semantici e varie nelle [...] l'altro geme / e cigola per vento che va via), " scomparire " (Cv III VIII 18, dove è rafforzato dalla locuzione del tutto).
Restrizioni o dilatazioni di significato può assumere in unione con complementi vari che lo determinano: " allontanarsi ", in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Siciliano come gli altri due rappresentanti del cosiddetto verismo italiano, Luigi [...] coro tragico, la cui dimensione insieme popolare e mitica è ulteriormente rafforzata dal ricorso a proverbi e locuzioni folcloriche, equivalenti alla formularità epica. Diversamente dall’oggettività del naturalismo, dove la registrazione tende alla ...
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senso
Alfonso Maierù
Il termine in D. designa innanzi tutto la facoltà sensitiva, mediante la quale l'uomo coglie il mondo esterno; di conseguenza designa i singoli s.; indica anche, più generalmente, [...] al sole e alla luna] nel cap. IV, e di Luc. 22, 38 [le due spade] nel cap. IX). In entrambi i casi D. usa locuzioni (illa duo luminaria typice importare, IV 12; si verba illa Cristi et Petri typice sunt accipienda, IX 18) che fanno riferimento all ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] essere direttamente trasferiti all’italiano contemporaneo. Per es., la /i/ prostetica è fortemente regredita; oggi (tranne in locuzioni fossilizzate, come per iscritto) si sente spesso in Spagna, dove, per ragioni strutturali, si può escludere che ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] qualche esempio: aria «vento», cragna / cragnoso «sudiciume / sporco», usato «abituato», disfreddare «raffreddare», ecc., o, tra le locuzioni, a stupido via «stupidamente», dietro mano «di seguito», essere buono di «essere capace di», tornare a ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] / insegnare usati transitivamente: giovare il genere umano, insegnar il volgo; in casa «in pace», calco di domi nella locuzione domi bellique; relative con valore finale; finali con il dimostrativo prolettico «per ciò va in Efira, per …»; completive ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...