L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] ad arco». Di questi e di altri termini dà conto il regista Alessandro Blasetti, che riporta numerose parole e locuzioni decisamente più gergali che tecniche e, proprio per questo, davvero caratteristiche del mondo del cinema: impallare (dal gioco del ...
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MARSILI, Giovanni
Giuseppe Ongaro
– Nacque a Pontebba, nel Friuli, il 4 giugno 1727, da Fabiano, agiato commerciante di legname veneziano. Studiò a Venezia presso i gesuiti acquisendo un’ottima preparazione [...] dell’Orto botanico dell’Università, b. XVIII; Antiqua, n. 1 (erbario); n. 34 (Catalogo de’ libri Marsili); n. 45 (Locuzioni italiane); Ibid., Biblioteca del Seminario vescovile, Mss., 620 (lettere di Gennari al M.); 621 (lettere a G. Gennari); Ibid ...
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necessità (necessitare; necessitate; nicistà)
Michele Rak
Il termine designa la proprietà per cui una realtà non può essere diversa da quella che è, e quindi il rapporto che lega l'essenza della cosa [...] ; XIV 3, IV XII 18, XIV 5 (cfr. IV IV 4, Pg XVI 69, XVIII 70, XXX 63, citati). Fra le occorrenze della seconda locuzione, degne di rilievo sono Cv I VIII 6 intendo mostrare quattro ragioni per che di necessitade lo dono... conviene essere utile a chi ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] minuto, si segnala l’omissione dell’articolo (Rovere 2005: 35-53), sia determinativo sia indeterminativo, soprattutto in locuzioni che hanno un certo grado di stabilità (dal diffusissimo proporre ricorso a far pervenire memoria, presentare istanza ...
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FAVORINO, Guarino (Varino, Guerrino)
Massimo Ceresa
Nacque, secondo lo Zeno ed altre fonti, nella pieve di Favera, castello nei pressi di Camerino (od. Pievefavera, prov. di Macerata), verso la metà [...] , nella quale sono attestate numerose sue fichieste di prestito, raccolse da materiale manoscritto un gran numero di termini e di locuzioni, che andò poi sistemando in ordine alfabetico. L'opera fu stampata nel 1523 a Roma da Zaccaria Calliergi con ...
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cadere
Aldo Duro
. Il verbo è frequente in tutte le opere di D.; ricorre più volte anche nel Fiore, mai invece nel Detto.
Per la morfologia, da notare le forme: caggion(o), che compare due volte nella [...] aria cadessero morti; e con riferimento a fenomeni celesti: Pd I 133 sì come veder si può cadere / foco di nube. Da notare la locuzione ‛ c. di mano ', da D. usata in senso figurato (" non essere più in potere di "), in Pg II 6 la notte... / uscia di ...
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sotto
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e avverbio) di media frequenza nell'opera dantesca, con 176 attestazioni complessive, e particolarmente: 6 casi di preposizione e 1 di avverbio (‛ di s. ') nella Vita [...] de l'acqua, bisogna intendere s. come " basse regioni dell'atmosfera " (Mattalia), e simili.
6. Più spesso è presente la locuzione avverbiale ‛ di s. ', con riferimento reale come in If XI 26 perché frode è de l'uom proprio male, / più spiace ...
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topologia
topologia termine che indica sia un settore disciplinare della matematica sia la famiglia (o collezione) di insiemi aperti (o semplicemente aperti) che definisce uno → spazio topologico.
La [...] risultati di carattere combinatorio in topologia, il nome topologia combinatoria è di nuovo comunemente usato e le due locuzioni convivono: l’intersezione tra le due discipline è comunque talmente ampia che alcuni autori le identificano usando il ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. Si tratta di un segno grafico diacritico in forma di virgoletta alta (’) che l’ortografia italiana normalmente usa per indicare l’➔elisione (l’amica, quell’albero), cioè la soppressione della vocale ...
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MINUCCI, Paolo.
Vanna Arrighi
– Nacque a Firenze il 10 genn. 1626 (1625 stile fiorentino) da Cosimo di Paolo, dottore di leggi e notaio e da Margherita di Orazio Novelli (Firenze, Archivio dell’Opera [...] poema. Alcuni degli aneddoti e dei proverbi usati dal M. per illustrare l’uso di certi termini e locuzioni presenti nel Malmantile furono pubblicati in edizioni autonome: Novellette di Paolo Minucci estratte dalle note al Malmantile racquistato di ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...