tornare
Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] 83 se campi d'esti luoghi bui / e torni a riveder le belle stelle; XXVII 62 (persona che... tornasse al mondo; la stessa locuzione in Pg V 130), e 65 già mai di questo fondo / non tornò vivo alcun (è questo il convincimento di Guido da Montefeltro ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] di consecutiva compare un intensificatore, adiacente, se non amalgamato, alla congiunzione subordinante. Si formano in tal modo locuzioni congiuntive che ammettono anche la forma univerbata: così che / cosicché, (sì che) / sicché, tanto che / tanto ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] Crusca veronese). Nel 1813, con lo scopo di integrare la Dissertazione fornendo una più ampia documentazione di parole e locuzioni del Trecento, pubblicò un lungo dialogo dichiaratamente ispirato al De oratore di Cicerone, intitolato Le Grazie, i cui ...
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già (già mai)
Riccardo Ambrosini
1. Alla scarsa frequenza dell'avverbio che si riscontra nella Vita Nuova e nel Convivio (20 e 21 attestazioni rispettive), nelle cui prose manca il nesso ‛ g. mai ' (nella [...] in I IV 13 quelli a li quali la mia fama era già corsa, IX 10, II VIII 11, XII 4, XIII 10, IV XXVIII 5) sono specifiche le locuzioni di I I 10 la quale a li occhi loro, già è più tempo, ho dimostrata, e V 9 se coloro che partiron d'erta vita già son ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] il M. a una sorta di buffone. Il suo nome è inserito, come auctoritas, in numerosi wellerismi, espressioni e locuzioni, che superano i confini della Toscana; nel manoscritto Palatino, 1107 della Biblioteca nazionale di Firenze si trova anche un ...
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MORASSO, Mario
Piero Pieri
MORASSO, Mario (Bartolomeo). – Nacque a Genova il 21 aprile 1871, da Cesare e da Italia Gambino. Il nome Mario, con cui è noto, non figura nell’atto di nascita, dove compare [...] cittadinanze, pozzi avvelenati, navi colate a picco, soldati che sparano dietro trincee di cadaveri, requisizioni, e tante altre locuzioni somiglianti che ora si incontrano ripetute decine di volte su ogni colonna di giornale […]. Fino a un mese fa ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] si hanno aggettivi etnici come romano e romanesco da Roma (con altri derivati come romanismo, romanità).
Anche alcune locuzioni possono rientrare nella deonomastica: per es., tallone d’Achille «punto debole» di una persona oppure di un’argomentazione ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] e mesi, origine onomatopeica, tipi di raddoppiamento (Cialla-cialla, Cicchi-cicchi, Dalì-dalì, Pezza-pezza), modi di dire (locuzioni tipiche, per es. Curri-ca-chiovi «corri perché piove»), verbo composto con sostantivo, nomi licenziosi e osceni ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] alle interiezioni proprie e improprie sono usati con valore olofrastico anche sintagmi complessi o intere frasi, dette locuzioni interiettive o formule esclamative (➔ esclamative, formule): si tratta di espressioni come poveri noi!, va’ al diavolo ...
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AMMIRATO, Scipione
Rodolfo De Mattei
Nacque a Lecce il 7 ott. 1531 da distinta famiglia, che vantava nobili origini toscane. Dopo essere stato a Brindisi, da giovinetto (1545), per studiar retorica, [...] quel Segretario Fiorentino che non viene mai nominato e al quale vien fatto riferimento allusivo sempre con locuzioni indirette, quali "alcuno", e altri", "l'autor presupposto" e simili. Sicché, nella storia dell'antimachiavellismo del Cinquecento ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...