sermone
Domenico Consoli
(sermo due volte nella Commedia, in rima). - Si riconnette all'atto del parlare o dello scrivere e vale principalmente " ciò che uno dice ", " ragionamento ", " discorso " (cfr. [...] 19, dove Eaco, in Ovidio, ritrae per lungo sermone a Cefalo la istoria de la pestilenza del suo popolo.
In metafore e locuzioni: io mi rivolgo con la faccia del mio sermone a la canzone medesima (Cv II XI 1: " rivolgo il mio discorso direttamente ...
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Della Casa, Giovanni
Michele Messina
Letterato (Firenze, o Mugello, 1503 - Montepulciano 1556); nei suoi scritti sentì il mondo dantesco lontano dall'ideale di sereno equilibrio che è alla base della [...] tra' toscani poeti " (Il Farnetico Savio, Ferrara 1610, 14). A mezzo il Seicento il Dati giustifica, spiegandole storicamente, le locuzioni dantesche che il Della C. aveva condannato (Difesa di D. dalle accuse dategli da mons. Della Casa nel suo ...
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Leskov 〈l'iskòf〉, Nicolaj Semënovič. - Scrittore russo (Gorochovo, Orël, 1831 - San Pietroburgo 1895). Ê autore di racconti e romanzi in cui mise a frutto i numerosi viaggi compiuti nei territori dell'impero [...] Ogni figura di L. è caratterizzata nel gergo prima che nei sentimenti, nella dizione prima che nelle vicende. Locuzioni di ambienti e mestieri diversi, parole di differenti idiomi, termini arcaici e inusitati, vocaboli slavo-ecclesiastici, parolette ...
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Gli strumenti ottici hanno come scopo di aumentare la potenza visiva dell'occhio per portarla là dove direttamente non potrebbe arrivare, ed utilizzano la proprietà fondamentale dei sistemi ottici, di [...] dh della zona il fuoco corrispondente diventa sempre più indefinito e svanisce, per effetto della diffrazione. L'uso di tali locuzioni costituisce dunque un comodo artificio rappresentativo, che ha valore se applicato a porzioni di onde di una certa ...
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WALTHARIUS
Bruno Vignola
. È il titolo di un poema latino (Waltharius Manufortis o Waltharii poesis) composto dal monaco Ecchehardo I di S. Gallo (v.), morto verso la fine del sec. X, e rielaborato [...] verso mostrano nell'autore il discepolo di Virgilio, del quale è talora riportato qualche intero verso; la lingua presenta locuzioni derivate dal tedesco, forme del latino volgare e frequenti ellenismi, e non è esente da imperfezioni grammaticali. Il ...
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mezzo (sost.)
Francesco Del Punta
Il termine m., come sostantivo, assume grande varietà di valori semantici nel diverso contesto del linguaggio dantesco. Attraverso il latino scolastico medium e medietas [...] 'l petto uscia fuor de la ghiaccia (XXXIV 29); e similmente in Cv III V 14, Pg II 57, XV 7, Pd XXXII 41.
Le locuzioni ‛ di m. ' e simili hanno valore di aggettivo, come nei seguenti esempi: Co' piè di mezzo li avvinse la pancia, If XXV 52: i piè ...
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Sport
Paolo Casini
Gaetano Bonetta
Nicola Porro
Lo sport può essere definito come un'attività tesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e anche come il complesso degli esercizi e [...] significato di gioco scenico o di vera e propria rappresentazione teatrale. Parte della semantica originaria permane nell'inglese, in locuzioni che indicano il gioco, lo scherzo (anche lo scherzo di natura), l'esibizione ludica. L'uso di sport, nel ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] a); recente, a Napoli, la a nel complemento di paragone riferito all’età (lui ha un anno in più a me) e nella locuzione stare a problema «avere un serio problema economico».
Va notato anche l’uso senza articolo di a nella qualificazione di specialità ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] che su di esso il D. si sofferma nel paragrafo intitolato "Parlar goffo della plebe napolitana", collezionando detti e locuzioni grossolane, che offendono "l'usata orecchia al bel parlar ch'intende". Il D. oscilla in realtà tra opposti atteggiamenti ...
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sovranita
sovranità
Il termine sovrano (dal lat. superaneus «che sta sopra») entra nell’uso linguistico durante il Medioevo con il significato debole di «preminenza relativa»: esso indica infatti colui [...]
È certamente significativo il fatto che per indicare la sede ultima del potere si usassero, nel Medioevo, locuzioni come summa potestas, summum imperium, plenitudo potestatis (l’unica eccezione era maiestas): nella società feudale, infatti, la ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...