piangere (piagnere; solo in poesia, accanto ai più diffusi pianga, piange, piangi, e salvo in un caso sempre in rima, si hanno piagna di Pg XV 48, piagne (per es. in Pg VI 112) e piagni, per es. in Rime [...] 11 [ripreso in VI 6] e 30, ripreso in IX 2 e XV 6). Al medesimo grado semantico, con soggetto personale, si hanno le locuzioni ‛ p. ne la immaginazione ' (Vn XXIII 6, già citato), p. fra sé stesso ' (XXIII 3), ‛ p. in tutti i propri pensieri (If I 57 ...
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suo (seo; so; -so)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome s. ricorre 157 volte nella Vita Nuova, 141 nelle Rime, 646 nel Convivio e 762 nella Commedia, con frequenza quasi costante, pur nel lieve [...] qui dimorò poco; / per sua difalta...; XVIII 30 in sua matera, ma al v. 37 la sua matera; anche con ‛ suo ' e ‛ suoi '). Oltre che in locuzioni, come per suo merto (If IV 49, Pd XXX 147), a suo modo (Pd I 42, VI 56), a suo piacer (Pd III 102, V 84 ...
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ORAZI, Antonio
Michela Catto
ORAZI, Antonio (Carlo Horatii da Castorano o Carlo di Orazio da Castorano; in cinese Kang Hezi). – Nacque a Castorano nella diocesi di Ascoli Piceno il 20 maggio 1673 da [...] al cinese volgare del tempo fornisce la traduzione, la pronuncia e i caratteri corrispondenti dei termini e delle locuzioni cinesi riportate. Al dizionario è annessa una grammatica, la Manductio ad linguam sinicam, per agevolare ulteriormente lo ...
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sedere
Alessandro Niccoli
Quanto alla morfologia, si registrano anche le forme seguenti (cfr. Petrocchi, Introduzione 439): al pres. indic., seggio, seggiono, seggono, seggonsi; al pres. cong. III singol. [...] indica lo stato, la permanenza nella posizione. Con questo valore compare invece con certezza quando è presente come sintagma finale in alcune locuzioni: If VI 38 Elle giacean per terra tutte quante, / fuor d'una ch'a seder si levò; XXXIV 86 puose me ...
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indi
Mario Medici
L'avverbio è usato da D., sia con valore locativo, sia con valore temporale, solamente nella Commedia, escluso un caso di Rime dubbie III 5 7 ad ora ad ora indi discende / una saetta, [...] mi viene / a vista il tempo che ti s'apparecchia. Vedi anche 2.2., in particolare alla fine.
1.4. Si aggiungano le due locuzioni di If XIV 109 da indi in giuso è tutto ferro eletto, e Pg XVIII 47 (con valore figurato) Quanto ragion qui vede, / dir ...
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mille [plur. mila, milia]
Bruno Bernabei
È concepito da D. quale simbolo del moto accrescitivo, poiché le cifre ad esso superiori si designano con i suoi multipli: Cv II XIV 4 mille significa lo movimento [...] , XVII 15, XXI 96, XXXI 118, Pd XVIII 103, XIX 80, XXVI 78, XXX 113, XXXI 131; Fiore XLI 5, CLX 5, CCXXII 5. La locuzione mille passi (non necessariamente " un miglio ") è in Cv I XI 9, Pg III 68 e XXIV 131; mille fiate, in If XXXII 102; mille volte ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] di un loro gergo i canapini, i muratori, i merciaioli ambulanti del Ferrarese. Sono ricchi di nuove voci e locuzioni quelli meridionali della mala vita: quello della camorra napoletana (dove nipoti sono chiamati gli affiliati o i camorristi, i ...
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Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] la coscienza collettiva, un altro principio, quello di identità. Chi non ha fatto uso, in questi ultimi anni, di locuzioni quali ‘perdita di identità’, ‘ritrovare la propria identità’ ecc.? Non è difficile dedurre che anche questa parola incominci a ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] nel lessico giovanile degli anni Sessanta/Ottanta del Novecento valeva «guadagnare», all’inizio del terzo millennio vale «prestare»; la locuzione avverbiale a palla passa dall’accezione «a tutta velocità» a quella di «al massimo» e poi a «certamente ...
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bene (avv.)
Mario Medici
È largamente presente in tutte le opere di D. con molti dei suoi diversi valori e impieghi, sia nella forma intera sia tronca (l'una e l'altra in prosa e poesia, prevalendo qui [...] nell'ambito di ciascun tipo, non può non essere ampia, in quanto l'avverbio b. viene a costituire una larga varietà di locuzioni con le diverse forme verbali, delle quali si deve in qualche modo dare atto, anche per il loro ventaglio semantico e per ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...