ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] massima larghezza: l'Ordine, nonostante alcune secessioni, fiorì grandemente sotto la sua autoritaria protezione.
L'A. fondò un locus per l'ordine (completo di studium) nel suo castello alla Molara e presiedette importanti capitoli generali tenuti in ...
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GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] di alcuni termini presi dal terzo capitolo della Regula minoritica (cap. 17) e utilizza l'espressione caratteristica "locus" per indicare un convento (cap. 77). Oltre alle notizie geografiche e topografiche ricevute dai missionari francescani in ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] compiuta espressione nella invocazione: "Miserere Domine, miserere, quoniam si non essent peccata nostra, nullus esset misericordiae tuae locus".
Il Severoli annotava nella sua cronaca che il B. aveva parlato "docte et diserte de cruce Christi et ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] l'ottava di Pasqua del ms. G 4.936, cc. 148vb-152rb), il ritmo Omnes lucrant preter ego e il distico "Est prior vel locus iste vacans, / rex vadit nos male pacans" (ms. G 4.936, rispettivamente alla c. 407ra-b, in Salvadori - Federici, pp. 502 s. e ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] De Differentiis Topicis consistono principalmente di un'analisi e classificazione dei concetti di "propositio", "quaestio", "argumentum", "locus" (tipo di argomento - formulabile in una "maxima propositio" o in una od altra varietà, "differentia", di ...
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locus
s. m., lat. (pl. loci). – Termine corrispondente all’ital. luogo, adoperato talvolta invece di questo in usi specifici di alcuni linguaggi settoriali. In partic.: 1. Nel linguaggio scient., entra in alcune locuz. che designano zone circoscritte...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...