ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] massima larghezza: l'Ordine, nonostante alcune secessioni, fiorì grandemente sotto la sua autoritaria protezione.
L'A. fondò un locus per l'ordine (completo di studium) nel suo castello alla Molara e presiedette importanti capitoli generali tenuti in ...
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GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] di alcuni termini presi dal terzo capitolo della Regula minoritica (cap. 17) e utilizza l'espressione caratteristica "locus" per indicare un convento (cap. 77). Oltre alle notizie geografiche e topografiche ricevute dai missionari francescani in ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] di un fanciullo per una certa attività e nulla di più, citando, inoltre, anche il caso dei gemelli, il locus classicus della polemica filosofica antiastrologica (De divinatione, II, 90). Quanto al successore di Diogene alla guida della Stoa ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] compiuta espressione nella invocazione: "Miserere Domine, miserere, quoniam si non essent peccata nostra, nullus esset misericordiae tuae locus".
Il Severoli annotava nella sua cronaca che il B. aveva parlato "docte et diserte de cruce Christi et ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] .
La stessa ambivalenza del ruolo dello sciamano emerge chiaramente nei resoconti etnografici sulla religione delle popolazioni artiche - locus classicus dello sciamanismo (v. Lewis, 1996²). Presso i Tungusi, ad esempio, lo sciamano del clan aveva la ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] l'ottava di Pasqua del ms. G 4.936, cc. 148vb-152rb), il ritmo Omnes lucrant preter ego e il distico "Est prior vel locus iste vacans, / rex vadit nos male pacans" (ms. G 4.936, rispettivamente alla c. 407ra-b, in Salvadori - Federici, pp. 502 s. e ...
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CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] monaco riceve la grazia di recare frutti metaforicamente confrontabili con il mettere di nuovo al mondo Cristo. Nella cella, locus voluptatis, bagnato dai quattro fiumi del paradiso, il certosino in ogni istante della sua giornata deve essere dedito ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] di ricorrere all’interpretazione sostenuta da Innocenzo IV. La decretale di Niccolò III divenne a sua volta un locus classicus dell’armamentario canonistico e fu spesso addotta come prova90.
Verso la fine del XIII secolo Bonifacio VIII turbò ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] De Differentiis Topicis consistono principalmente di un'analisi e classificazione dei concetti di "propositio", "quaestio", "argumentum", "locus" (tipo di argomento - formulabile in una "maxima propositio" o in una od altra varietà, "differentia", di ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] immanenza del male, e di lotta per l’emancipazione. Passa di qui, dalla presa d’atto della storia novecentesca come locus theologicus, la differenza tra la filosofia della religione come professata da Mancini e come dal Castelli. Per il quale ultimo ...
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locus
s. m., lat. (pl. loci). – Termine corrispondente all’ital. luogo, adoperato talvolta invece di questo in usi specifici di alcuni linguaggi settoriali. In partic.: 1. Nel linguaggio scient., entra in alcune locuz. che designano zone circoscritte...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...