Scrittore e pastore inglese (Holne, Devonshire, 1819 - Eversley, Hampshire, 1875). Efficace divulgatore del socialismo cristiano, la sua ricca umanità e il suo romantico amore per la natura (fu studioso [...] e predicatorio: così il dramma The saint's tragedy (1848), e i romanzi Yeast, a problem (1849) e Alton Locke (1850). Negli anni successivi, la corrente conservatrice dell'anglicanesimo, che convergerà nel movimento di Oxford, tocca anche K., in ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] matematico e fisico illustre, di dichiarate convinzioni sensistiche. Per due anni, perciò, egli visse immerso nello studio di "Locke, Condillac, Tracy, Elvezio, Bonnet, Lamettrie", o del Genovesi, ma (e questo è un tratto molto importante, destinato ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] tra cui Sydenham, di filosofia (in particolare Hobbes e Locke), di fisica (in parte Newton e più ancora la fasc. 4) in cui gli consigliava la lettura di Hobbes e Locke, il Muratori dovette avvertire una divergenza dal proprio intento d'un ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] 35 capitarono a Bologna. La sua Confutazione intorno al Nuovo Saggiosull'origine delle idee del signor Rosmini, in difesa delle dottrine di Locke e del Condillac (Opere, I, pp. 20-251) e la Vanità dei principi sopra i quali si fondano le teoriche dei ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] chiarezza quale differenza vi fosse tra la sua posizione e quella del C., che gli pareva propendere pericolosamente verso Locke.
Dell'ammirazione del Muratori per il C. sono comunque testimonianza gli sforzi fatti per farlo venire ad una università ...
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VAUVENARGUES, Luc de Clapiers, marchese di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 6 agosto 1715 a Aix-en-Provence, morto il 28 maggio 1747 a Parigi. Di cagionevole salute, formò il suo spirito [...] , disperso nei vari scritti, è ravvivato dalla passione ardente dell'uomo. I trattati teorici (ov'è l'influsso di Locke) valgono per la ingenua convinzione e le osservazioni della vita; i Discorsi sono guastati a volte dal concetto scolastico dell ...
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BUONDELMONTI, Giuseppe Maria
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 13 sett. 1713 da Francesco Giovacchino e da Maria Teresa Rinuccini, figlia del marchese Folco.
Il padre era cavaliere dell'Ordine di S. Stefano [...] , che recitava nei consessi di cui era membro, e anche commenti sul Paradiso perduto di Milton, sul Saggio sull'intelletto umano di Locke (Lettere sopra lamisura e il calcolo dei piaceri e dei dolori, s.l. 1749) e su diversi articoli della grande ...
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BAROLO, Ottavio Falletti marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 24 luglio 1753 da Carlo Gerolamo e da Marianna Giuseppina Wicardel di Fleury Beaufort. Portato agli studi, ricevette un'accurata [...] Sciences, Littérature et Beaux-arts de Turin, XIII [18031, pp. 60-178). In filosofia si ispirò al pensiero di Locke e di Condillac partecipando ai dibattiti filosofici del primo Ottocento con un'opera - uscita anonima - Aperpus philosophiques (3 voll ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] alla percezione di averle avute in precedenza: si tratterebbe quindi di una nuova percezione, non già della percezione originaria conservata. Se Locke riduceva la m. a un potere di rivivere percezioni già avute, a G.W. Leibniz e T. Reid questo potere ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] come Girolamo Durazzo, al quale nel 1773 venne dedicata una traduzione, l'unica dell'Italia settecentesca, del Governo civile di Locke, o Giobatta Grimaldi che nel 1783, in un Ragionamento teorico-pratico sopra le cagioni, gli abusi e i rimedi della ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.