Ogni concezione che identifica il contenuto della conoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] anche la filosofia di J.S. Mill e l’atomismo logico di G.E. Moore e di B. Russell. L’etichetta di m. è stata abitualmente usata in senso critico per riferirsi alle teorie psicologiche che fanno ricorso ...
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AGATA (d'Agata), Benedetto
Francesco Cagnetti
Nacque a Catania nel 1754. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote. Fu tra i più affezionati discepoli di G. A. De Cosmi, che lo [...] introdusse alla filosofia di Locke, di Condillac e di Bonnet. Quando, nel 1777, il De Cosmi ricevette dal vescovo di Catania, C. M. Deodato de Moncada, l'incarico di riordinare le scuole del seminario, l'A. fu da lui preposto all'insegnamento della ...
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opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] , comincia da quel momento ad assumere un ruolo centrale. Una delle prime riflessioni risale al filosofo inglese J. Locke che, nel Saggio sulla intelligenza umana, attribuì all'opinione pubblica una funzione di controllo nella società, stabilendo una ...
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Filosofo (Dundee 1872 - Edimburgo 1958), prof. di logica e metafisica all'univ. di Edimburgo (1919-45); fu uno degli esponenti del neorealismo inglese. Opere principali: Studies in the cartesian philosophy [...] (1902); Prolegomena to an idealistic theory of knowledge (1924); J. Locke (1933); The philosophy of D. Hume (1941); New studies in the philosophy of Descartes (1952). Ma la sua notorietà è legata soprattutto alla trad. ingl. (1929) della Critica ...
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Termine filosofico con cui talora fu designata la teoria idealistica risolvente nell’esperienza conoscitiva ogni presupposto di realtà oggettiva e ‘materiale’. Con tale nome fu designata da G. Berkeley [...] la propria dottrina, in quanto negava l’esistenza oggettiva non solo delle ‘qualità secondarie’ (Locke), ma anche delle ‘qualità primarie’ e di ogni loro possibile ‘sostrato materiale’. ...
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Filosofo statunitense (Baltimora 1921 - Lexington, Massachusetts, 2002). Ha svolto un ruolo importante nel dibattito filosofico-politico degli anni Settanta del Novecento. In contrasto con le dottrine [...] etico-politica anglossassone, R. ha elaborato una teoria neocontrattualistica della giustizia sociale, riprendendo la tradizione di Locke, Rousseau e soprattutto di Kant. Tale teoria si fonda sul presupposto della scelta razionale, da parte ...
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Filosofia
Il carattere fondamentale di un corpo fisico in quanto dotato delle tre dimensioni spaziali. Il concetto di e. si trova già in Aristotele e poi in numerosi altri filosofi sia medievali (per es., [...] G. Ockham) sia dell’età moderna (R. Descartes, Th. Hobbes, G. Leibniz, J. Locke ecc.). Il termine ha però assunto rilievo filosofico soprattutto in relazione al problema del rapporto tra sostanze estese (cioè che occupano uno spazio) e sostanze ...
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Identità personale
Michele Di Francesco
Il problema dell'i. p. ha diretta attinenza con una serie di questioni centrali della filosofia della mente chiamando in causa complesse tematiche metafisiche, [...] D. Hume: se lo scopo di Leibniz era mostrare che, se non vi fosse la continuità di una sostanza spirituale, la teoria di Locke non sarebbe in grado di spiegare l'i. p., nel Treatise of human nature (1739-40) Hume avanzava la tesi opposta: non esiste ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] evidenza: "io sono corpo e penso". Sul piano religioso, coerentemente con le sue posizioni gnoseologiche, vicine a quelle di Locke, fu fautore di una forma di deismo basato sull'ammissione di un Dio "primo motore intelligente", eterno autore di un ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] tra le sfere della giustizia e della morale da un lato e quella degli interessi dall'altro. Sullo sfondo delle teorie di Locke e di Kant si intravede l'emergere del sistema capitalistico, in cui l'homo œconomicus assume una posizione di primo piano e ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.