Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La maturazione della suite di danze come genere strumentale è il punto [...]
Nella musica cembalistica inglese di metà secolo sono presenti danze e variazioni su basso ostinato (in inglese ground).
Matthew Locke raccoglie le sue suites e lessons, oltre a quelle di William Gregory, John Banister e altri nella Melothesia (1673 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del protestantesimo nel XVIII secolo si caratterizza per tre diversi aspetti: [...] della cultura del razionalismo, del primo Illuminismo e del deismo: i Due trattati e il Saggio sulla tolleranza di John Locke, e il Cristianesimo senza misteri di John Toland.
La stessa teologia protestante “ortodossa” di matrice tedesca riflette l ...
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ROBERTI, Santo
Francesco Mastroberti
ROBERTI, Santo. – Nacque a Castelluccio Inferiore, in Basilicata, il 28 marzo 1802 da Biagiantonio e da Carmela Celano.
Da una nota della sua principale opera, il [...] e Giuseppe Raffaelli (non mancano peraltro riferimenti a Montesquieu, a Jean Jacques Rousseau e a John Locke); in particolare Roberti insiste lungamente sull’opportunità di pene strettamente necessarie e assolutamente proporzionali alla gravità del ...
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TERRANEO, Giacomo Lorenzo
Dino Carpanetto
– Nacque a Torino nel 1666, da Pier Francesco. Non è noto il nome della madre.
Laureatosi in medicina (in data non pervenuta) nell’ateneo torinese sotto la [...] rilievo era il riferimento alle scoperte effettuate dal medico inglese Thomas Sydenham, maestro e amico di John Locke, il quale, rifacendosi alla metodologia baconiana, aveva elaborato una concezione delle malattie come specie nosologiche costanti ...
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conflitto sociale
Stefano De Luca
Antagonismo tra gruppi sociali
Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. [...]
Tutti i pensatori di ispirazione liberale (liberalismo) ‒ siano essi filosofi del Seicento e del Settecento come John Locke o Immanuel Kant o sociologi contemporanei come Ralf Dahrendorf ‒ hanno una concezione conflittuale della società e della ...
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Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo [...] rivendicazione dei diritti naturali, si fa però sempre più strada anche fuori di Francia e soprattutto in Inghilterra. Dopo Locke e G. Berkeley, D. Hume riesce a superare le ideologie mercantilistiche, accostandosi a un liberalismo temperato da forti ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] sembri presupporre, l'empirismo è intrinsecamente ostile a ogni asserzione metafisica di realtà assolute. Così l'associazionismo del Locke, col suo nihil in intellectu quod prius non fuerit in sensibus e con la conseguente negazione di ogni innatismo ...
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RIFORME, Età delle
Ettore Rota
Come età delle riforme s'intende quel periodo della seconda metà del secolo XVIII, essenzialmente tra il 1750 e il 1790, durante il quale l'opera dei capi di stato fu [...] dalla Chiesa l'astronomia e la meccanica, aveva dato all'ordine cosmico un'interpretazione scientifica, non teologica; Cartesio, Locke, Leibniz completarono il distacco. Il moto involse le lettere, il diritto, le dottrine politiche. Tutto fu affidato ...
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GASSENDI (anche Gassend o Gassendy), Pierre
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e matematico, nato a Champtercier, presso Digne in Provenza, il 22 gennaio 1592, morto a Parigi il 24 ottobre 1655. [...] cosa vi sia di là dai fenomeni che il senso ci rivela noi ignoriamo; posizione che per entrambi i rispetti precorre il Locke. Al quale, come al Cartesio, al Galilei, e al Hobbes egli si accosta esplicitamente nella dottrina della soggettività delle ...
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VIDARI, Giovanni
Giovanni Calò
Nato a Vigevano il 3 luglio 1871, morto a Torino il 12 aprile 1934. Professore di filosofia morale nel 1902 all'università di Palermo, poi, dal 1903 al 1909, a quella [...] ) e La Critica d. rag. prat., (ivi 1924), di Kant; i Pens. sull'educ. del Capponi (Torino 1921), i Pens. sull'ed. del Locke (Milano 1928), i Primi princ. di metodica del Rayneri (Torino 1922), la Storia della istr. e dell'educ. del Guex (Torino 1923 ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.