Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] con i singoli elementi, ma anche, in senso lato, con l’ordine che tra di essi si costituisce. Per J. Locke piuttosto che in una non verificabile adeguazione, la c. consiste nella reciproca connessione delle rappresentazioni; analogamente G. Berkeley ...
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ISTRUZIONE (fr. instruction; sp. instrucción; ted. Unterricht; ingl. instruction)
Giovanni Calò
Sotto questo concetto si suole comprendere tanto il processo di comunicazione delle conoscenze quanto il [...] quelle che erano oggetto diretto dell'esercizio. Esempio speciale, quello della memoria, per la quale è stata da molti - dal Locke al Beneke e poi al James, al Nečaev (Neischajeff), al Thorndike, al Woodworth, allo Sleight, al Wessely, al Piéron, ecc ...
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RICHARDSON, Samuel
Mario Praz
Romanziere, nato nel Derbyshire nel 1689 (luogo e data di nascita non meglio precisati), morto a Londra il 4 luglio 1761. Figlio d'uno stipettaio londinese trasferitosi [...] chiuso. Le letture del R. coprirono un vastissimo campo: trattati di morale e prediche (p. es., On Education del Locke), volumi di storia, e compilazioni e riassunti di celebri opere straniere; Spenser, Milton e Cowley, furono i suoi favoriti tra ...
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Termine usato dai pitagorici per designare i principî delle matematiche o in genere delle scienze dimostrative. "Proposizioni immediate che occorre necessariamente conoscere per apprendere qualche cosa" [...] soddisfare alla condizione d'esistenza logica dei concetti, che è la compatibilità (impossibilità di conseguenze contraddittorie).
Locke ha confutato tali vedute, sostenendo che i principî identici, o analitici, sono di frivolo uso nella scienza ...
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VAUVENARGUES, Luc de Clapiers, marchese di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 6 agosto 1715 a Aix-en-Provence, morto il 28 maggio 1747 a Parigi. Di cagionevole salute, formò il suo spirito [...] , disperso nei vari scritti, è ravvivato dalla passione ardente dell'uomo. I trattati teorici (ov'è l'influsso di Locke) valgono per la ingenua convinzione e le osservazioni della vita; i Discorsi sono guastati a volte dal concetto scolastico dell ...
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UNITÀ
Rodolfo MONDOLFO
. Filosofia. - Nella storia della filosofia il concetto d'unità interessa tanto il problema metafisico quanto il gnoseologico.
Già nella speculazione religiosa, che precede e [...] , cioè l'unità dell'io pensante.
Ciò rispondeva anche al problema genetico, dibattuto fra innatismo ed empirismo. Locke faceva nascere l'idea di unità da qualsiasi esperienza (esterna o interna), ritenendola congiunta a ogni realtà (oggettiva ...
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persona
Stefano De Luca
L’individuo nelle sue relazioni con il mondo
La persona (dall’etrusco phersu) era per i Romani la maschera che portavano gli attori in teatro e che i Greci chiamavano pròsopon [...]
Nella filosofia moderna la persona viene identificata con l’individuo e in particolare con il suo Io o coscienza. Per John Locke la persona è «un essere intelligente e pensante che possiede ragione e riflessione e può considerare sé stesso, cioè la ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] complessi. Non esiste nella prassi politica e nella realtà sociale quella ‛separazione dei poteri' di cui parlarono Montesquieu, Locke e anche Beccaria. Tale concetto giuridico non spiega come l'umanità sia a volte riuscita a conciliare o equilibrare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per la vastità della sua opera e la varietà dei campi indagati, Charles Sanders Peirce [...] prima volta il termine “semiotica” nel quarto libro del Saggio sull’intelletto umano di John Locke. Tuttavia il suo approccio si distacca dal concettualismo di Locke ed estende l’indagine sulla scienza dei segni in diverse direzioni: durante la breve ...
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VITTORIO AMEDEO III di Savoia
Paola Bianchi
VITTORIO AMEDEO III di Savoia. – Nacque a Palazzo Reale, a Torino, il 26 giugno 1726, dalle nozze del futuro re Carlo Emanuele III di Savoia con la seconda [...] Samuel Clarke. Non mancò al principe la lettura di passi, in traduzione francese, dal Saggio sull’intelletto umano di John Locke. Per la letteratura non si privilegiarono solo i classici autori francesi (Jean Racine e Pierre Corneille), ma si diede ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.