deismo
Orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, stabilita dalla ragione naturale, costituisce insieme all’immortalità [...] naturale. Tra i massimi rappresentanti del d., che ha le sue origini in Inghilterra, sono M. Tindal, Toland, Collins, Locke, Hume; in Germania, H.S. Reimarus, Mendelssohn, Lessing; in Francia le dottrine proposte dal d. confluirono nell’Illuminismo e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] alla distinzione tra storia (s. dei fatti) e filosofia (s. delle conseguenze); tale impronta viene poi accentuata da J. Locke e da G.W. Leibniz, che distinguono la fisica (del corpo e dello spirito) dalla pratica (storia ed etica), aggiungendovi ...
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Termine sotto il quale si è soliti comprendere tre significati distinti: una serie di attività volte a far apprendere un insieme coordinato di conoscenze; il risultato riscontrabile nel soggetto dell’insegnamento [...] 17° al 19° secolo. Nel 17° sec. ebbero particolare rilievo le considerazioni sull’i. di Comenio, dei giansenisti e di J. Locke. Per Comenio l’i. doveva porsi al passo con la rivoluzione scientifica operata da F. Bacone e da G. Galilei. I giansenisti ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] stoici ed epicurei dell'antichità, ma anche contro stoici ed epicurei dei tempi moderni (Hobbes, Spinoza, Bayle e Locke) il principio della provvidenzialità della storia, spiegava la genesi dei costumi umani mercé una cronologia ragionata del tempo ...
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L'egemonia della vista, nell'attività pratica e percettiva, ha fatto ritenere la cecità una delle più irreparabili sventure; e ogni manifestazione di capacità dei ciechi desta sorpresa, suscitando l'ipotesi [...] Newton e dirigeva le osservazioni astronomiche. I numerosi casi di ciechi educati attirarono anche l'attenzione di pensatori, come il Locke e il Diderot, e prepararono favorevolmente l'opinione pubblica.
La prima scuola per i ciechi si ebbe alla fine ...
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MASK (o Masque)
Edward DENT
Spettacolo teatrale, d'argomento quasi sempre mitologico e allegorico, cui concorrono poesia, danza e musica, in voga presso la corte e l'aristocrazia britannica nei secoli [...] , quasi soltanto fondandosi sull'elemento poesia, a scapito della musica e delle scene. Nel Cupid and Death di Locke, scritto per trattenimenti scolastici, si mostra invece prossimo allo stile d'opera.
I principali maestri che lavorarono al ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Concetti generali di materia e moto
James Evans
Concetti generali di materia e moto
Nel 1726, in seguito ai contrasti con le autorità francesi, [...] sulla definizione dell'anima né su quella della materia. Descartes assicura che l'anima s'identifica col pensiero, e Locke gli prova abbastanza bene il contrario. Descartes assicura che l'estensione da sola costituisce la materia, Newton vi aggiunge ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo tedesco presenta come tratto caratteristico nel confronto con gli altri [...] il suo sviluppo, 1777) analizza l’intelletto umano cercando di discriminare – soprattutto richiamandosi ai contributi dell’empirismo britannico di Locke e Hume e del sensismo di Bonnet e Condillac – tra gli elementi del molteplice empirico e le leggi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] , e non necessariamente allineato con questo). Dragonetti descrive la società civile, e la sua costruzione, in continuità con John Locke, Ugo Grozio e Rousseau: la persona umana per natura è socievole e amorevole, ma sono le scarsità delle risorse e ...
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segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] inferisce la presenza o l’esistenza passata e futura di un altro ente» (Ontologia, 1729, 952). La filosofia empiristica di Locke (cui si deve, nel suo Saggio sull’intelletto umano, 1690, l’introduzione del termine semiotica per indicare la teoria dei ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.