La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] ) o un referente tangibile (arredamento, copertura, legatura, limatura); meno frequente l’estensione di significato strumentale o locativo (una forte illuminazione, una sistemazione dignitosa; sulla polisemia dei nomi deverbali cfr. Rainer 1996). Nel ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] gli studiosi (che comprende i prefissi ad, anti «avanti», anti «contro», co- / con, de, dis-, e- / es-, in «locativo», in «negativo», pre-, re- / ri-, s-, stra-, trans-, super-), nelle opere lessicografiche o negli studi teorici o descrittivi sull ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] . Quanto alla formazione, si hanno desinenze di accusativo plurale in Pisa da Pisas (lat. Pisae plur.), Iglesias; di locativo in Assisi, Brindisi da Asisī ecc.; di genitivo plurole in Refrancore da rivus Francorum, Bertinoro. Per quel che riguarda ...
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(gr. Βοιωτία) Regione storica della Grecia centrale, amministrativamente costituita in nomo (3211 km2 con 131.000 ab. circa; capoluogo Levadia). Formata da pianure alluvionali e bacini carsici, il cui [...] eolici, anche elementi dorici. Caratteristiche particolari del b. sono la precoce monottongazione di oι, αι in υ, η, il dat. sing. dell’antico locativo δάμοι, poi δάμυ, per δήμῳ. Il beotico fu usato come lingua letteraria dalla poetessa Corinna. ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] svolgere alternativamente funzione predicativa o copulativa. In particolare, i verbi stare, restare e rimanere sono predicativi quando hanno valore locativo:
(7) Luca sta a scuola
(8) il cane è restato tutto il tempo nella cuccia
(9) siamo rimasti a ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] principalmente con i suffissi -ado / -ato (ad es. consolato, priorato, vescovado), i quali possono assumere valore locativo e quindi indicare la sede o la giurisdizione territoriale (commissariato, rettorato), oppure possono indicare un periodo di ...
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sanscrito
Tommaso Gnoli
La lingua più antica del mondo
Il sanscrito appartiene al ramo più orientale delle lingue indoeuropee, e in particolare alle lingue indo-arie. Veniva parlato e scritto nel subcontinente [...] complessità e ricchezza. Nella declinazione possiede otto casi (oltre a quelli del latino vi sono lo strumentale e il locativo), il verbo ha le diatesi (forme) attiva, media e passiva, con desinenze personali anche per il duale, mentre la ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] di dativo sing. atematico è per lo più -e(i) (l'antica desinenza di dativo) in contrasto con il greco -i (dal locativo) che appare di rado in miceneo. I comparativi mostrano ancora l'antico suffisso sigmatico che più tardi venne sostituito da un ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] -55). Quest’ultimo ha mantenuto stabilmente, nel corso della sua lunga storia, una doppia uscita, strumentale e locativa (abbeveratoio, dormitorio), con molte formazioni che designano sia lo strumento con cui si effettuano le operazioni suggerite dal ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] i c. che attribuiamo all’indoeuropeo e che ha il sanscrito (nominativo, accusativo, strumentale, dativo, ablativo, genitivo, locativo, vocativo); cinque il greco (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo), sei il latino (i precedenti più l ...
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locativo1
locativo1 agg. e s. m. [der. del lat. locus «luogo», sul modello di accusativo, dativo, ecc.]. – 1. In linguistica, caso l., o assol. locativo s. m., il caso che in alcune lingue indica lo stato in luogo (lat. domi «in casa»), o...
locativo2
locativo2 agg. [der. del lat. locare «dare in affitto»]. – Propr., che concerne la locazione: valore l., il reddito effettivo o presunto di una casa d’abitazione locata o abitata direttamente dal proprietario; imposta sul valore...