TAMILI
Elio MIGLIORINI
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione dell'India Inglese, che conta circa 18 milioni d'individui, appartenenti alle razze scure della penisola; essi occupano specialmente la parte [...] , aggiungendo -ar, -argaḷ. Il plurale ha la stessa declinazione del singolare, per es., manidan "uomo", pl. manidargal. locativo sing. manidanil, loc. pl. manidargalil, ecc. La coniugazione è relativamente semplice; i modi e i tempi vengono distinti ...
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Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] più esposto a interferenze dialettali e popolari (scambio di per da in «fu spaventato dall’effetto»; su con valore locativo, come in «si trovò sul corridoio»; costrutti del tipo «gettare in carta [un concetto]» per «trascriverlo»), o a influsso ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] a lui!
Il latino aveva un sistema di casi per segnalare le funzioni sintattiche (soggetto, oggetto, strumentale, causale, locativo, ecc.):
(4) Caesar eius dextram prendit (Cesare, De bello gall. I, 20)
«Cesare [soggetto nominativo] prende la sua ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] ) o un referente tangibile (arredamento, copertura, legatura, limatura); meno frequente l’estensione di significato strumentale o locativo (una forte illuminazione, una sistemazione dignitosa; sulla polisemia dei nomi deverbali cfr. Rainer 1996). Nel ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] gli studiosi (che comprende i prefissi ad, anti «avanti», anti «contro», co- / con, de, dis-, e- / es-, in «locativo», in «negativo», pre-, re- / ri-, s-, stra-, trans-, super-), nelle opere lessicografiche o negli studi teorici o descrittivi sull ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] . Quanto alla formazione, si hanno desinenze di accusativo plurale in Pisa da Pisas (lat. Pisae plur.), Iglesias; di locativo in Assisi, Brindisi da Asisī ecc.; di genitivo plurole in Refrancore da rivus Francorum, Bertinoro. Per quel che riguarda ...
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(gr. Βοιωτία) Regione storica della Grecia centrale, amministrativamente costituita in nomo (3211 km2 con 131.000 ab. circa; capoluogo Levadia). Formata da pianure alluvionali e bacini carsici, il cui [...] eolici, anche elementi dorici. Caratteristiche particolari del b. sono la precoce monottongazione di oι, αι in υ, η, il dat. sing. dell’antico locativo δάμοι, poi δάμυ, per δήμῳ. Il beotico fu usato come lingua letteraria dalla poetessa Corinna. ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] svolgere alternativamente funzione predicativa o copulativa. In particolare, i verbi stare, restare e rimanere sono predicativi quando hanno valore locativo:
(7) Luca sta a scuola
(8) il cane è restato tutto il tempo nella cuccia
(9) siamo rimasti a ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] principalmente con i suffissi -ado / -ato (ad es. consolato, priorato, vescovado), i quali possono assumere valore locativo e quindi indicare la sede o la giurisdizione territoriale (commissariato, rettorato), oppure possono indicare un periodo di ...
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CADORIN, Matteo, detto Bolzetta
Bruno Passamani
Editore, libraio e stampatore, documentato a Padova dal 1639, di cui quasi nulla si conosce dalla letteratura dei repertori. è qualificato erroneamente [...] il ruolo del padovano come stampatore oltre che, s'intende, di mercante. In due fogli degli Dei del Mare ricorre anche il locativo "al bò": è cioè indicato il luogo ove il C. teneva bottega, nei pressi dell'università.
Accanto ai rami del Carpioni ...
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locativo1
locativo1 agg. e s. m. [der. del lat. locus «luogo», sul modello di accusativo, dativo, ecc.]. – 1. In linguistica, caso l., o assol. locativo s. m., il caso che in alcune lingue indica lo stato in luogo (lat. domi «in casa»), o...
locativo2
locativo2 agg. [der. del lat. locare «dare in affitto»]. – Propr., che concerne la locazione: valore l., il reddito effettivo o presunto di una casa d’abitazione locata o abitata direttamente dal proprietario; imposta sul valore...