Attore dialettale fiorentino (Firenze 1823 - Livorno 1884); esordì nella compagnia di V. De Caprile, di cui sposò la figlia Anna; recitò poi (1846) con Amato Ricci suo maestro, e, morto questo (1855), [...] fu lo Stenterello più applaudito per spontanea, espansiva comicità. Al teatro Niccolini di Firenze si fece iniziatore di un teatro popolare italiano, tentativo che non ebbe però successo. Furono sue figlie: ...
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COLETTI, Francesco
Magda Vigilante
Nacque a Livorno il 27 luglio 1821. Ammesso all'età di nove anni nel R. Collegio di Lucca, vi compì gli studi letterari fino al 1838; ma la precaria condizione economica [...] dialetto veneto da E. Zago.
Del C. si ricorda anche il "proverbio" Quel che l'occhio non vede il cuor non crede (Livorno 1865; Teatro comico, II) considerato uno dei primi esempi in Italia di quelle brevi rappresentazioni che con il nome di proverbi ...
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CUTINI, Daria
Roberta Ascarelli
Nacque a Livorno il 16 marzo 1835 da Luigi, commerciante, e da Elisabetta Casali. Dopo alcune esperienze tra i dilettanti della sua città, venne scritturata da Antonio [...] Feoli, nella cui compagnia conobbe e sposò il generico Ludovico Mancini. Nel 1854 passò, insieme con il marito, alla Compagnia reale sarda su invito, del direttore, Francesco Righetti, che aveva udito ...
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CANTINI, Guido
Sisto Sallusti
Nato a Livorno da Ferdinando e da Ida Parrini il 9 apr. 1889, dopo il giovanile atto unico La carezza del gatto (rappresentato nel 1906) si dedicò alla produzione poetica [...] e nel 1913, a Bologna, pubblicò Inno alla bellezza vergine - Sonetti e poemi in 2 libri.
Il primo libro, dopo due liriche introduttive, è diviso in tre gruppi di componimenti, La verginità della Terra ...
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Mimo, danzatore e regista inglese (Liverpool 1938 - Livorno 2018). Nel 1962 fondò la Lindsay Kemp Company; raggiunse la notorietà con Flowers (1969), pantomima ispirata a Notre-Dame-des-Fleurs di J. Genet, [...] una raffinata, estetizzante reinvenzione del mondo più degradato dello scrittore francese. L'abilità di K. nel coniugare gusto favolistico, eleganze figurative e morbidezze stilistiche ha trovato conferma ...
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FERRIGNI (Coccoluto Ferrigni), Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Livorno il 15 nov. 1836 da una famiglia di commercianti di origine meridionale trasferitasi nella città toscana.
Il F. fu sempre estremamente [...] Nazione, il quotidiano espresso dai moderati toscani dopo Villafranca e all'epoca diretto dal suo amico Puccioni. Rinsediatosi fra Livorno e Firenze (si stabilirà definitivamente nel capoluogo solo nel 1869), il F. riprese di lena e contestualmente l ...
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FALCONI, Corrado (detto Dino)
Alessandra Cimmino
Nacque a Livorno il 18 nov. 1902 da Armando e Tina Di Lorenzo, ambedue attori, fra i più celebri della scena italiana. Laureatosi in giurisprudenza a [...] Milano, dove la sua famiglia risiedeva (la madre nel 1921 aveva abbandonato il palcoscenico), si dedicò al giornalismo, ma, soprattutto, fin dal 1923 aveva cominciato a scrivere per il teatro, inizialmente ...
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Famiglia di attori, il cui capostipite è Giuseppe (n. Livorno - m. Palmanova 1844). Insegnante di lettere e filodrammatico, sposò l'attrice Guglielmina Zocchi. Attori furono i loro figli Alessandro e Tommaso. [...] e borghese). Tra i suoi scritti: Ricordi, aneddoti e impressioni (1895). Dei suoi numerosi figli (ebbe quattro mogli): Gustavo (Livorno 1857 - Marina di Pisa 1930) s'impose nell'Edipo Re di Sofocle e nel Tartufo di Molière, diede una propria ...
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Attrice del sec. 18º (n. Vicenza); nel 1765 esordì a Livorno con buon successo, che fu confermato a Pisa, Lucca, Bologna, Genova; recitò poi a Mantova con una sua compagnia e nel 1767 fu scritturata da [...] G. Medebac per le scene veneziane; fu poi con Maddalena Battaglia, con G. Lapy e nel 1781 con L. Perelli. Graziosa e valente specialmente nella commedia ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] a Roma al Teatro d'arte di Pirandello in Palazzo Odescalchi (1924), sempre a Roma, fino al Cinema Odeon di Livorno (ormai negli anni Cinquanta). Una sintesi della sua visione dell'architettura come "dramma delle forze" compare nel Manifesto dell ...
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livornese
livornése agg. e s. m. e f. – Di Livorno, appartenente o relativo a Livorno, città della Toscana e capoluogo di provincia; come sost., abitante, originario o nativo di Livorno; dialetto l. (o il l., s. m.), il dialetto toscano parlato...
labronico
labrònico agg. [der. del nome lat. Labro -onis che, in una lettera di Cicerone, indica un porto della costa tirrenica, identificato con quello di Livorno (ma forse da collocare invece nei pressi dell’odierna Castiglioncello)] (pl....