Soprano (Bergamo 1830 - Livorno 1913); studiò al conservatorio di Milano, segnalandosi ben presto come uno dei più significativi soprani d'agilità della sua epoca. n Fu suo marito il tenore Mario Tiberini [...] (S. Lorenzo in Campo 1826 - Reggio nell'Emilia 1880), che esordì a Roma (1852) e si affermò come uno degli ultimi grandi interpreti rossiniani, esibendosi nei principali teatri europei e degli USA fino ...
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Architetto italiano (Livorno 1895 - Roma 1960). Si formò e operò nel movimento futurista al quale aderì nel 1920. Oltre ad alcune opere architettoniche come la Casa d'arte di A. G. Bragaglia (1922) e il [...] rinnovamento del teatro Odescalchi (1925), ambedue a Roma, ha lasciato parecchi disegni di architettura fantastica. Ma l'impegno maggiore fu nella scenografia: collaborò nel 1923-24 al Teatro degli Indipendenti ...
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Fratello (Ajaccio 1778 - Livorno 1846) di Napoleone Bonaparte. Per ingiunzione del fratello sposò (1802) Ortensia Beauharnais, che egli non amò mai. Nominato (1806) re d'Olanda, cercò di atteggiarsi a [...] re "nazionale" salvaguardando gli interessi del paese: da qui gli attriti col fratello, che lo aveva elevato al trono per avere nei Paesi Bassi un docile esecutore della propria volontà. Fu pertanto dimesso ...
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Letterato e avventuriero (Livorno 1714 - Napoli 1795). Da giovane, fu impiegato a Napoli; poi in Francia si fece editore del Metastasio e, col Casanova, vi introdusse il gioco del lotto; espulso, nel 1761 [...] era a Vienna, ove divenne consigliere dell'imperatore. Qui, incontratosi col Gluck, attuò quella riforma del dramma musicale, per cui la musica non sopraffà la poesia, ma la asseconda. Nel 1774 si ritirò ...
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Medico (Livorno 1666 - Firenze 1696), autore di ricerche, condotte in collaborazione con lo speziale D. Cestoni, che lo portarono ad affermare la natura parassitaria, e non umorale, come si riteneva, della [...] scabbia, della quale identificò l'agente patogeno nell'acaro che oggi s'indica col nome Sarcoptes scabiei, e che allora era chiamato in Italia "pellicello". La tesi del B. formulata nelle Osservazioni ...
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Attore italiano (Livorno 1900 - Roma 1979); figlio d'arte, sulle scene fin da bambino. Secondo brillante con A. Falconi, entrò poi in formazione con G. Rissone e V. De Sica e passò nella Za-Bum di M. Mattoli. [...] Fece poi compagnia con L. Cimara, poi di nuovo con De Sica-Rissone, infine formò una compagnia propria. Per la dinamica recitazione e l'elegante comicità è da considerare tra i migliori attori brillanti ...
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Commediografo italiano (Livorno 1867 - Milano 1951); insegnante nell'accademia di Brera a Milano (1915-35) e per alcuni anni (1911-19) direttore della Società italiana degli autori; esercitò anche la critica [...] drammatica (Cronache teatrali, 1929). Fra le sue numerose commedie, che in forma garbata e piacevole svolgono motivi o riprendono situazioni care al teatro borghese: La buona figliuola (1909); Il brutto ...
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Editore italiano (Livorno 1815 - Trevi 1880), indirizzato agli studî da F. D. Guerrazzi, si trasferì in Svizzera. Stabilitosi nel 1842 a Losanna, divenne l'editore dei liberali e dei neoguelfi italiani. [...] La sua casa pubblicò (soprattutto dal 1846 al 1847) opere di Mazzini, Balbo, De Boni, Gioberti, che si diffondevano clandestinamente in Italia. L'impedimento posta dai governi alla diffusione del Gesuita ...
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Biologo (Livorno 1905 - ivi 1980), professore di biologia generale all'università di Siena (1948) e poi di anatomia comparata a Firenze (1954); premio Feltrinelli (1976) per le scienze biologiche. Ha eseguito [...] ricerche sulla determinazione e il differenziamento del sesso nei Vertebrati, dimostrando l'azione degli ormoni sessuali sul differenziamento delle gonadi embrionali degli Anfibî. Ha descritto "l'effetto ...
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Giornalista (Livorno 1836 - Firenze 1895), noto specialmente con lo pseudonimo di Yorick figlio di Yorick. Prese parte alla spedizione dei Mille; si diede poi all'avvocatura, collaborando tuttavia a molti [...] giornali; fu (dal 1868), tra l'altro, critico drammatico della Nazione di Firenze (il meglio delle sue critiche è raccolto in Vent'anni al teatro, 2 voll., 1884-85). Scrittore di buona impronta toscana, ...
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livornese
livornése agg. e s. m. e f. – Di Livorno, appartenente o relativo a Livorno, città della Toscana e capoluogo di provincia; come sost., abitante, originario o nativo di Livorno; dialetto l. (o il l., s. m.), il dialetto toscano parlato...
labronico
labrònico agg. [der. del nome lat. Labro -onis che, in una lettera di Cicerone, indica un porto della costa tirrenica, identificato con quello di Livorno (ma forse da collocare invece nei pressi dell’odierna Castiglioncello)] (pl....