Paesi scandinavi
Anna Maria Segala
Svezia
In S. la diffusione del pensiero di M. ha inizio, sulla base delle prime traduzioni del Principe in latino, alla fine del 16° secolo. Nel contesto luterano, [...] (2012). Quest’ultimo ha anche tradotto per la prima volta in svedese i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio (Republiken: diskurser över de tio första böckerna av Titus Livius, 2008) e le Istorie fiorentine (Florentinsk historia, 2010). Tra gli ...
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Genovese
In If XXXIII 151, nella breve, violenta invettiva contro i Genovesi, uomini diversi d'ogne costume e pien d'ogne magagna, che D. vorrebbe vedere del mondo spersi (v. 153); invettiva provocata [...] accusa inoltre i G. di essere, come i Pisani, " semper homines bellicosi ", e adduce a sostegno delle sue parole la testimonianza di Livio e di Virgilio (cfr. infatti Aen. XI 700 ss.). La superbia dei G., per la quale essi " si stimano più che gli ...
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STRADA, Famiano
Carlo Morandi
Letterato, storico e moralista, nato a Roma nel 1572, ivi morto il 6 settembre 1649. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1591, e per quindici anni insegnò eloquenza nel Collegio [...] , almeno in parte, dall'uso di materiale documentario proveniente da quegli archivî. Lo St. si allontana dai comuni imitatori di Livio per uno stile latino più moderno e vivace. L'opera dello St. conseguì una notevole diffusione e fu tradotta nelle ...
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Storico della civiltà romana, nato a Versailles il 12 novembre 1892, professore alla Sorbona di Parigi (1932), membro dell'Institut de France (1950), direttore, dal 1952, dell'École française de Rome.
Ha [...] la religion romaine (Parigi 1957; trad. ital.: La religione romana. Storia politica e psicologica, Torino 1959). Ha anche curato edizioni di classici latini, tra cui, nella collezione Belles Lettres, quella dei libri I-V di Tito Livio (Parigi 1954). ...
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ventura
Emilio Pasquini
Nelle cinque occorrenze del poema e nell'unica delle Rime (l'esclusione dalla prosa ne significa il sapore poetico) sta, indifferentemente in buona e cattiva parte (al pari di [...] per " avventura ", " accidente "; e viceversa ‛ avventura ' per " fortuna " in Giovanni Villani e nel volgarizzatore trecentesco di Livio; e l'interscambio poté essere agevolato da ‛ iuncturae ' quali ‛ (al)la ventura ' o ‛ (al)l'aventura ' (Plutarco ...
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dotta
Luigi Vanossi
Francesismo; appare (in rima) in If XXXI 110 Allor temett'io più che mai la morte, / e non v'era mestier più che la dotta, / s'io non avessi viste le ritorte, oltre che nel Fiore, [...] di " timore ", " paura ", ed è attestata per lo più in testi influenzati dalla cultura francese (prosastici o narrativi): Cronaca di Giovanni Villani, Volgarizzamenti di Livio, ecc. Doute è anche nel Roman de la Rose (vv. 2012, 5433, 14132, ecc.). ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] da tempi immemorabili il principale passaggio tra la Francia e l'Italia. Fu largamente sfruttato dai Romani (Alpis Iulia di Livio) ed è ricordato da tutti i geografi classici e medievali. Il Monginevra passò in seconda linea con l'intensificarsi dei ...
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PUBLILIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
La più antica legge Publilia è il plebiscito fatto approvare nel 471 a. C. dal tribuno Publilio Volerone; esso disponeva che i capi della plebe, tribuni e edili, venissero [...] plebeo Q. Publilio Filone riuscì a far approvare tre leggi molto importanti per lo sviluppo dei diritti della plebe: Livio (XIII, 12, 15) ne espone così il contemto: "unam, ut plebiscita omnes Quirites tenerent - alteram, ut legum, quae comitiis ...
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Divinità molto venerata in Tracia: Esichio e Fozio la designano come μεγάλη ϑεός e ricordano che si trova nominata nella commedia perduta Le donne di Lemno di Aristofane. Esichio la chiama ancora δίλογχος, [...] (X, p. 470). Il suo culto fu diffusissimo in Tracia, come ne fanno fede non pochi resti monumentali e monete; sappiamo da Livio (XXXVIII, 41) che il console Manlio trovò, nella spedizione del 189 a. C., un tempio di Bendis presso il fiume Ebro. La ...
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RAMNUNTE (‛Ραμνοῦς, demotico ‛Ραμνούσιος, Rhamnus)
Doro Levi
Demo attico della tribù Eantide. La cittadina che dava il nome al demo era ubicata sulla costa orientale dell'Attica, a 60 stadî da Maratona [...] nonché la bella porta sull'istmo verso la terraferma. Ramnunte, patria dell'oratore Antifonte, esisteva ancora al tempo di Livio. La sua grande fama era dovuta a un celebre santuario di Nemesi, chiamata perciò spesso nella poesia latina la "dea ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....