. La voce latina Aurunci deriva dalla base greca Αυσονικοί, che per il rotacismo, il quale assai per tempo invalse nella regione campana, sonò Auronici e per sincope Auronci, Aurunci. Tale derivazione [...] da tale leggenda il Niebuhr fu indotto a supporre che la metropoli degli Aurunci si chiamasse anche Ausona nel tempo storico. Ma Livio ben distingue le due città, attribuendo agli Aurunci le città di Aurunca e di Suessa Aurunca (VIII, 15 e 16) e agli ...
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SANNACE, Monte
B. M. Scarfì
Abitato àpulo situato circa 5 km a N-E di Gioia del Colle, al centro delle Murge sullo spartiacque tra Ionio e Adriatico; per ampiezza territoriale, poderosità di mura, ricchezza [...] centri più notevoli della Peucezia. Dell'antica città, che solo ipoteticamente si può identificare con la Thuriae àpula ricordata da Livio (x, 2, 1) e da Plinio (Nat. hist., iii, 105), si conoscevano, prima delle recenti campagne di scavo effettuate ...
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GNESOTTO, Ferdinando
Paolo Zublena
Nacque il 2 dic. 1835 a Campese, nei pressi di Bassano del Grappa, da Giovanni e da Brigida Scolari. Ottenuto nel 1854 l'attestato di maturità e frequentata per due [...] di Treviso, per rimanervi sino al 1865. In quell'anno si trasferì al ginnasio S. Stefano di Padova (poi r. liceo Tito Livio), dove insegnò lettere latine e greche fino al 1889. Il 18 febbr. 1869 gli era intanto nato Attilio, che come il padre fu ...
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BARTOLOMEO del Regno (B. di Giovanni del Regno; Bartholomeus de Regno, de Regno Apulie, Apulus, de Neapoli)
Guido Martellotti
Lettore di grammatica e di retorica nello studio di Bologna alla fine sec. [...] ; allargò il campo dell'insegnamento aggiungendo, ai testi che si leggevano abitualmente, l'esposizione di Terenzio, Plauto e Livio, e delle opere non retoriche di Cicerone. Nei rotuli dello Studio di Bologna compare come lettore di grammatica nel ...
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MARLIANO, Bartolomeo
P. Pelagatti
Archeologo, nacque a Robbio in Lomellina, forse nel 1488 e morì a Roma il 25 luglio 1566. Cavaliere di S. Pietro e familiare del Papa, egli visse però in grande semplicità, [...] assicurato una certa agiatezza. Aveva eseguito traduzioni in latino di classici greci, fra i quali l'Odissea, e curato edizioni di Livio, ma il suo nome è principalmente legato alla Urbis Romae topographiae libri V, uscita a Roma nel 1534 e di cui ...
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Figlio di Arato di Sicione. Il padre lo mandò ambasciatore prima, e poi ostaggio, ad Antigono Dosone quand'era imminente l'alleanza fra Achei e Macedoni. Durante la guerra di Filippo V contro gli Etoli, [...] del padre e, come il padre, fu in contrasto, specialmente nel 214, col re Filippo. La nostra tradizione (Plutarco e Livio) accusa Filippo d'avergli sedotta la moglie Policratea e di averlo avvelenato. Certo è che egli morì ancor giovane, e, pare ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] significativamente "ad Portum" dagli itinerari romani, che lo ricordano a 15 miglia da Padova (72). Abbiamo, quindi, sostanziale coincidenza tra Livio e le più tarde fonti itinerarie; lo scarto di appena un miglio su 15, se reale e non legato a ...
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. Fiume dell'Epiro settentrionale, oggi Voiussa (v.). Sull'Aoo fu combattuta una battaglia tra Filippo V re di Macedonia e i Romani. All'inizio della buona stagione del 198 a. C. Filippo, per proteggere [...] trovano nei pressi di Tepeleni, accanto al confluente dell'Aoo e del Drino. La posizione di Filippo, che è definita da Livio con la frase quae ad Antigoneam fauces sunt, stena vocant Graeci, è cercata da alcuni moderni alquanto a monte del confluente ...
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Stirpe italica strettamente imparentata Volsci finitimi. I tentativi di G. Colucci (Gli Equi, Firenze 1866) di dimostrarne l'origine osca riposano su un'iscrizione dubbia (Corp. Inscr. Lat., IX, pp. 683 [...] essere sfumate dopo la sconfitta gallica; a ogni modo nel 389 è ricordata una vittoria di Camillo su di loro a Bolae (Liv., VI, 2). Torna menzione degli Equi dopo la seconda guerra sannitica, nel 304, quando sono vinti e soggiogati definitivamente da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fabulae dei Romani
Licia Ferro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti (fabulae) rivestono grande importanza nella cultura romana: [...] ciascuno è caduto vengono eretti i sepolcri. Vicini, quelli dei due Orazi, distanti l’uno dall’altro quelli dei tre gemelli Curiazi (Livio 1, 24-25; Dionigi di Alicarnasso 3, 12-20).
La testa di Roma Sulla rocca di Roma si scava ormai senza sosta ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....