Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione al mito e alla religione di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione romana non possiede racconti [...] che essi siano privi di “significatività” per la cultura che li ha prodotti, visto che il maggior storico romano, Livio, ha cominciato la sua opera monumentale proprio da lì. Prima di proseguire su questo cammino, però, vediamo un aspetto importante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Preghiere e formule religiose
Maria Monteleone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella religione romana è estrema l’attenzione all’esattezza [...] e incontrovertibile. L’impegno futuro è così già realizzato nel presente, gli dèi sono già costretti a punirne la violazione.
Tito Livio
Ab urbe condita, Libro XLI, cap. XVI
Le Ferie Latine si svolsero tre giorni prima delle none di maggio, ma in ...
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Deci
Maria Cristina Figorilli
«I dua Deci», Publio Decio Mure e il figlio omonimo, sono citati in coppia da M. in Discorsi III i 28, accanto ad altri personaggi dell’antica Roma, come eroi le cui azioni [...] guerra sannitica, è ricordato in Discorsi III xlv per la battaglia di Sentino (oggi nelle Marche) nel 295 a.C. (cfr. Livio X xxvii-xxix). M. soltanto allude al gesto compiuto da Decio a imitazione del padre («sacrificò se stesso per le romane legioni ...
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TOLEDO (A. T., 37-38, 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Mario NICCOLI
*
Capoluogo dell'omonima provincia, e una delle città spagnole più celebri per la sua storia e la ricchezza [...] , segnata dal corso medio e inferiore del Tago, e alle opportunità che il sito su cui sorge offre alla difesa (e Livio la dice infatti "parva urbs, sed loco munita"). Toledo è, infatti, costruita in cima ad una emergenza granitica che il fiume ...
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Lino
Clara Kraus
Poeta greco, è uno dei personaggi posti da D. nel Limbo tra gli abitanti del ‛ nobile castello '. Il suo nome ricorre in If IV 141 Tulïo e Lino e Seneca morale, ricordati assieme a [...] compare alla fine del verso precedente (e vidi Orfeo) in vari codici il testo si legge diversamente: Alino, Alano e anche Livio.
La leggenda di L. ha origini oscure e complesse e presenta, nelle molteplici versioni che di essa si ritrovano, elementi ...
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L'Italia preromana. I siti della Puglia: Canne
Ettore M. De Juliis
Canne
Insediamento collinare (gr. Κάνναι; lat. Cannae) sulla riva destra dell’Ofanto, a metà strada tra Barletta e Canosa.
Controllava [...] del basso Tavoliere. Polibio (III, 107, 110) chiama l’insediamento polis, mentre appare ridotto al rango di semplice vicus in Livio (XXII, 43, 49). Il sito fu frequentato già dal Neolitico e soprattutto nell’età del Bronzo, alla quale si riferiscono ...
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Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] , poi governatore e più volte ambasciatore, congiunse una notevole attività letteraria.
Opere
Tradusse in castigliano, ma dal francese, Tito Livio, il De consolatione di Boezio, i Moralia di s. Gregorio, ecc. Notevoli più di ogni altra fra le sue ...
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Cronista sassone (n. 925 circa), dal 940 al monastero di Corvey. Il suo nome è legato ai Rerum gestarum Saxonicarum libri tres (957-958), in cui sono narrate le vicende dell'età di Enrico I e di Ottone [...] V. rielaborò la sua opera, portandola fino al 973, anno della morte di Ottone. L'opera, scritta in un latino che riprende talora espressioni di Sallustio e di Livio, è fonte storica notevole, anche se limitatamente all'ambiente sassone. ...
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LINGONI (Lingŏnes)
Arturo SOLARI
*
Popolo della Gallia, di stirpe celtica, situato nella regione fra le alte valli della Senna, della Marna e della Mosa e le pendici dei Vosgi; l'Arar lo divideva dai [...] dimora nell'Emilia, nel territorio tra Rimini e Bologna, tra quello occupato dai Senoni e quello preso dai Boi. Il fatto che Livio e Polibio a un certo punto cessino dal nominarli induce a pensare a un assorbimento da parte dei Boi, o, se si vuole ...
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HOLLAND, Philemon
Ernest de Sélincourt
Erudito inglese chiamato dal Fuller il traduttore generale del suo tempo, nato a Chelmsford (Essex) nel 1552, morto a Coventry il 9 febbraio 1637. Fece gli studî [...] tenacemente nella lingua viva, hanno dato alla sua opera un valore durevole. Le sue qualità sono ben rappresentate nel brano di Livio in cui è raccontato il passaggio delle Alpi da parte di Annibale o nei saggi di Plutarco: Sulla curiosità e Sulla ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....