BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] assai presto il suo posto tra i più coraggiosi e fermi difensori della nuova cultura. In un primo momento, profondamente e si adopera a introdurre una misura di compostezza e d'ordine, sia pure al livello dello stile "mediocre", nei modi sciatti e ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] sottolineata. A parte il livello quasi sempre molto alto di ciascuna di esse, grande, per unità di ispirazione, è l'omogeneità del (futura madre di Emilio Rasetti, l'illustre fisico collaboratore di E. Fermi nello storico gruppo di via Panisperna), ...
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FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] difesa del territorio; quindi furono riportati agli antichi livelli le gabelle gravanti sulle classi più povere. truppe. Alla reggia si recarono subito i ministri, chiedendo al re difermare l'esercito, ma F. replicò che avrebbe dato ordini in ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] con essa una specifica causalità, quella di una causa che agisce intenzionalmente, non possiamo fermarci alla questione del sapere perché le che, nelle diverse strutture (anche a livello molecolare) di un individuo, i cambiamenti evolutivi possono ...
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BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] la spiegazione nella personalità stessa di B., ad un tempo ferma sulle realtà di fatto e sulle norme di vita, ma conciliante sul discorso aderente allo spirito degli ascoltatori e al loro livello culturale: una predica riguarda perciò Maria e la sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] », tant’è che l’Italia è tuttora «al di sotto del livello sociale considerato come presupposto storico nel Manifesto comunista» un mito escatologico, ma la limpida metafora di una ferma volontà di riscatto nella quale la «certezza dell’aver ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] motrici volontarie e involontarie? La distinzione, esistente a livello del midollo e del bulbo, tra vie centrifughe le disposizioni transitorie), mantenendo fermi i prerequisiti dell'assolvimento della scuola dell'obbligo e anche di un piccolo censo ( ...
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Giulio Andreotti
Giovanni Paolo II
Non abbiate paura!
Luci di un lungo pontificato
di Giulio Andreotti
2 aprile
Giovanni Paolo II si spegne nel suo appartamento in Vaticano alle 21.37. Dopo l'annuncio [...] un solo mese: la provenienza da una famiglia socialmente di modestissimo livello. Dopo il congedo dato da Paolo VI alla nobiltà e che con l'atteggiamento diferma condanna dell'assassinio di Popieluszko e di rimozione di altri aspetti il governo ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] concretizzava in un progetto riformatore, restando al livello del bozzettistico e, talora, del pittoresco G.: il lavoro di un intellettuale nel Settecento veneziano, a cura di I. Crotti - R. Ricorda, Padova 1989, punto fermo nella riflessione critica ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] denunciando senza pietà ogni manchevolezza od opportunismo. Punti fermi della sua polemica erano: in primo luogo la che ora si traduceva in una proposta dilivellamento delle ricchezze per mezzo di un'imposta progressiva sulle successioni.
Il ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...