OBIZZI, Domenico
Paolo Cecchi
OBIZZI, Domenico. – Nacque, probabilmente a Venezia, nel 1611 o 1612.
La data si ricava dalla dedica, datata 15 marzo 1627, dei suoi Madrigali concertati a due, tre, quattro [...] contrappunto nonché lo studio della tecnica vocale e probabilmente d’uno o più strumenti musicali (forse la tiorba e il liuto) – dovette aver inizio con l’adozione da parte di Loredano, forse anche col contributo e l’interessamento di Mocenigo, in ...
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CASTALDI, Bellerofonte
Claudio Mutini
Cesare Orselli
Nacque a Modena, o in una località del ducato, in data da ascriversi quasi sicuramente tra il 1580 e il 1581. Proveniva da famiglia di agiate condizioni [...] son di certa condittione / che su miei cinque soldi me la passo / e in smusicar ognhor mi piglio spasso / tempestando liuto o chittarone". Ma il suo strumento prediletto era la tiorba, della quale il Tiraboschi lo dice "eccellente suonatore": Nella ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] ben marcata, l’avvicendarsi di polifonia e omofonia, la predominanza della voce superiore, la possibilità di sostituire le voci inferiori con il liuto. Inizialmente a 4 o a 3 voci, il m. fu, dal 1550 circa, quasi sempre a 5 voci. Altra caratteristica ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] uso verso la fine del sec. XVI: la parte superiore era cantata, mentre le altre venivano eseguite sul cembalo o sul liuto, raggruppate in accordi. Lo sviluppo della cantata è inoltre in stretta relazione con l'estendersi del canto monodico nel gusto ...
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Pittore e poeta fiorentino, nato il 17 novembre 1503, morto il 23 novembre 1563; figliolo di Cosimo di Mariano, d'una famiglia oriunda da San Gimignano trasferitasi in Firenze. Alcuni scrittori dànno al [...] ); 1534-40, dipinge i ritratti di Bartolomeo e di Lucrezia Panciatichi; di Ugolino Martelli, del Giovane dal liuto (Galleria degli Uffizî, Firenze), forse quello dello Scultore (Louvre, Parigi); 1536, collabora col Pontormo negli affreschi, ormai ...
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VINCI, Pietro
Rodobaldo Tibaldi
VINCI, Pietro. – Nacque presumibilmente a Nicosia da genitori ignoti.
La provenienza è orgogliosamente dichiarata su quasi tutti i frontespizi dei suoi libri musicali, [...] antologie edite ad Anversa e a Leida (ed. in MRS, VI, a cura di F. Piperno, Firenze 1991), intavolati per liuto, e sotto forma di travestimento spirituale. Menzionato da Pietro Ponzio per un suo mottetto (Ragionamento di musica, Parma, Viotti, 1588 ...
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ROBUSTI, Maria (Marietta), detta Tintoretta. – Figlia del pittore Jacopo Robusti, detto Tintoretto, da cui derivò il nome d’arte, nacque a Venezia dalla relazione del padre con una donna tedesca (di cui [...] i precetti rinascimentali sull’educazione donnesca: «oltre alla bellezza e alla grazia, e al saper suonare di gravicembalo, di liuto e d’altri strumenti, dipinge benissimo, e ha fatto molte belle opere» (Borghini, 1584, 1967, p. 558). Come musicista ...
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GIULIANI, Giovanni Francesco
Lucia Rosei
Nato intorno al 1760 a Livorno, compì gli studi musicali a Firenze sotto la guida di P. Nardini per il violino e di B. Felici per il contrappunto. In breve tempo [...] quartetti per 2 mandolini, flauto e violoncello (ibid.); Sei quartetti per mandolino, violino, violoncello o viola e liuto (Vienna, Bibliothek der Gesellschaft der Musikfreunde); Tre duetti per 2 violini (Venezia, Bibl. del Conservatorio B. Marcello ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] W. Ebner e A. Poglietti, autori di suites a variazioni; il magnifico armonista K. F. Fischer, G. Böhm e C. Ritter; al liuto E. Reusner, con le sue sostanziose suites, che insieme a qualche altro maestro viennese precorre J. S. Bach.
Allo sviluppo del ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] Guerre, J. d'Anglebert. Nella seconda metà del sec. XVII la musica di clavicembalo si liberò definitivamente dall'influenza del liuto e si abbandonarono i curiosi preludî con ritmo ad libitum cari a Louis Couperin. Le Bègue, Nivers, Le Roux, Marchand ...
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liuto1
lïuto1 (ant. leuto) s. m. [dal fr. ant. leut (mod. luth), che è dal provenz. laut, a sua volta dall’arabo ’ūd «legno, liuto», con concrezione dell’articolo arabo (a)l-]. – 1. Genericam., strumento musicale costituito da una cassa armonica...
mandola
mandòla (ant. mandòra) s. f. [lat. tardo pandura, dal gr. πανδοῦρα; cfr. bandura]. – Strumento musicale cordofono a pizzico, somigliante al liuto ma di minori dimensioni, diffuso in Europa, nella sua forma più comune, a partire dalla...