CARACCIOLO, Nicola
Agostino Lauro
Primogenito di quattordici figli, nacque a Villa Santa Maria (Chieti), che era feudo di famiglia, l'8 novembre del 1658 da Filippo, principe di Villa, dei duchi di [...] Concilio il 1º febbr. 1710. Con la vigilanza sulla partecipazione alle conferenze settimanali dei "casi di coscienza e di liturgia" si prefisse di rendere più avvertito il ministero dei cinquecento preti diocesani a servizio di 31.120 abitanti della ...
Leggi Tutto
BENEDETTO, santo
Valeria Polonio
Vescovo di Albenga nella seconda metà del sec. IX. Ben poco è con certezza noto della sua famiglia e della sua vita: le notizie a lui relative giunte sino a noi derivano, [...] , le guarigioni dei malati. B. morì nell'anno 900; il giorno non è certo: potrebbe essere il 12 febbraio, celebrato nella liturgia come dies natalis del santo, ma non è accertato se questa data corrisponda al giorno della sua morte o a quello della ...
Leggi Tutto
ANTONIO d'Azario
Abele L. Redigonda
La prima notizia sicura circa questo scrittore domenicano e oratore sacro parmense e circa la sua opera vien fornita da L. Alberti. Parlando dei predicatori, lo presenta [...] e fu provinciale della Lombardia Superiore nel 1399-1403.
L'opera oratoria dell'Azario seniore comprende tutto il ciclo liturgico nelle due sezioni del de tempore e de sanctis. Pur non conoscendosi la sua fama di oratore, non certamente conservataci ...
Leggi Tutto
PAOLO II, papa
Anna Modigliani
PAOLO II, papa. – Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente a una ricca famiglia di mercanti, e da Polissena Condulmer, nipote di Gregorio [...] di Lorenzo il Magnifico, Milano 1994, pp. 208-218, 229 s., 269-273; M. Miglio, Liturgia e cerimoniale di corte, in Liturgia in figura. Codici liturgici rinascimentali della biblioteca Apostolica Vaticana, a cura di G. Morello - S. Maddalo, Roma-Città ...
Leggi Tutto
GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] in onore del Salvatore, della Madre di Dio, di tutti i martiri e i confessori, in cui istituì un ufficio liturgico perpetuo. Nelle intenzioni del papa la fondazione doveva essere probabilmente una sorta di santuario del culto dei santi che si ...
Leggi Tutto
DE MARINI, Giovanni Battista
Matteo Sanfilippo
Nacque a Roma il 28 nov. 1597 da antica famiglia di origine ligure: il padre Giovanni Battista era stato paggio dell'infante don Carlos alla corte di Filippo [...] , incrementò l'osservanza di digiuni e penitenze; introdusse la riforma in Sicilia e a Malta. Fece modificare la liturgia e aggiungere feste, fece istituire dieci giorni di esercizi spirituali annuali. Propagandò le confraternite del S. Rosario e ...
Leggi Tutto
BEDA il Giovane, santo
Paolo Delogu
Scarsissimi i dati attendibili della sua vita, desumibili esclusivamente da una biografia anonima redatta a Genova nella seconda metà del seb. XIV, forse sulla scorta [...] , in conseguenza del culto che a Genova si cominciò a tributare, dalla metà del sec. XIII, al santo, confuso anche nella liturgia con Beda il Venerabile. Verso il 1230, infatti, Giovanni Beacqua, monaco di S. Benigno, transitando per Gavello, ove il ...
Leggi Tutto
ANASTASIO, santo
Alessandro Pratesi
Ventiquattresimo (secondo alcuni autori, ma erroneamente, venticinquesimo) vescovo di Brescia, vissuto tra la fine del secolo VI e il principio del VII. Nella lista [...] traslate, questa volta nel duomo iemale, o duomo vecchio, conosciuto con la denominazione di Rotonda.
Venerato quale santo dalla liturgia locale, come tutti i vescovi bresciani dal secolo IV a Diodato (fine del secolo VII), A. è commemorato anche ...
Leggi Tutto
CANCELLOTTI, Giovanni Battista
Sosio Pezzella
Nacque a San Severino Septempedano (od. San Severino Marche, prov. di Macerata) nell'anno 1598. Nel 1614 il C. entrò nel noviziato dei gesuiti e venne ammesso [...] . Il racconto del C. termina con le notizie riguardanti l'evolversi del culto: istituzione dei tempi mariani nella liturgia, uso delle orazioni domenicali e istituzione del rosario, preghiera certamente dedicata alla Vergine, ma la cui origine risale ...
Leggi Tutto
ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] '868 e che probabilmente era rimasta sospesa anche in seguito alla morte di Arsenio, uno dei principalì zelaton della causa della liturgia slava, ed alla disgrazia in cui era, provvisoriamente caduto A. (cfr. Grivec, pp. 81 s. e 87; per l'autenticità ...
Leggi Tutto
liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...