Medicina
In ostetricia, p. della parte inferiore del corpo fetale (podice) verso il collo dell’utero, cioè verso l’esterno. La p. più frequente del feto al momento del parto è quella verticale, con l’asse [...] può disporsi trasversalmente, impegnandosi nel canale del parto con una spalla (p. di spalla).
Religione
P. al Tempio di Gesù Festa liturgica (2 febbraio) che celebra, secondo il racconto di Luca 2,22-38, la p. al Tempio di Gesù per il riscatto ...
Leggi Tutto
BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] elementi e lo perfeziona, in modo che più tardi, adottato dalla Chiesa di Roma, costituirà la base più antica e completa della liturgia romana per quel che riguarda l'ufficio del giorno e della notte, o breviarium. Lo schema di B. (anche se nel suo ...
Leggi Tutto
Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] un’assemblea legislativa dalla periodicità più irregolare; l’obiettivo non fu più tanto la formazione dei ministri o l’incontro liturgico ma la messa a punto di statuti diocesani. I vescovi rimasero i soli padroni del terreno sinodale ma, per via ...
Leggi Tutto
PARADISO
J. Baschet
Al p. perduto delle origini (v. Adamo ed Eva), risponde, per il cristianesimo, la promessa di un p. celeste nel quale gli eletti saranno riuniti a Dio per una vita eterna.Nel latino [...] par Benoît XII (BEFAR, 289), Roma 1995; J. Baschet, Le sein d'Abraham: un lieu de l'au-delà ambigu (théologie, liturgie, iconographie), in De l'art comme mystagogie. Iconographie du Jugement dernier et des fins dernières à l'époque gothique, a cura ...
Leggi Tutto
Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] nell'ambito della messa, ma anche come funzione autonoma, alla quale non riuscirono ad assolvere i vecchi a., adatti soprattutto alla liturgia: venne così adottato, alla fine del sec. 12°, un nuovo a. che segna il passaggio dall'a. vero e proprio al ...
Leggi Tutto
psicologia Precisa e ben delineata successione di atti che persone con nevrosi ossessiva debbono compulsivamente compiere, anche in modo ripetuto, per rimuovere l’insicurezza e l’ansia di fronte a determinate [...] , proprio del sacerdote. Quello in vigore è stato completamente riformato per disposizione del concilio Vaticano II (➔ liturgia). zoologia In etologia, comportamento costituito da una sequenza di elementi che assume un significato specifico nella ...
Leggi Tutto
CAPRANO, Pietro
Francesco Raco
Nato a Roma il 28 febbr. 1759 da Matteo, agiato commerciante in generi alimentari, fu avviato agli studi presso i gesuiti del Collegio Romano. Qui rimase anche dopo il [...] come proprefetto e vi diresse la Congregazione mariana e la prima primaria.
Nel 1786 gli fu affidata la cattedra di liturgia, dal 1789 passò a quella di teologia morale e nel 1794 fu nominato professore di storia ecclesiastica. Tenne questo posto ...
Leggi Tutto
Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] ’ del 1571, con i quali la Chiesa anglicana accoglieva principi calvinisti, pur conservando l’episcopato e parte della liturgia cattolica. Sotto Giacomo I i ‘puritani’, aderenti al calvinismo stretto, ottennero che fosse tradotta in inglese la Bibbia ...
Leggi Tutto
La più comune forma di libro in uso nella civiltà antica, orientale e occidentale (lat. rotulus o volumen). È costituito da sezioni regolari, di vario materiale (seta, papiro, pergamena), incollate o cucite [...] , nella cultura greca e latina, tra il 4° e il 5° sec. d.C.
Per i r. liturgici in uso nell’Italia meridionale nel 10°-13° sec., ➔ exultet.
Nella liturgia ebraica, è ancora in uso il r. in pergamena con il testo del Pentateuco. Cinque r. Nel canone ...
Leggi Tutto
MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] of Christ, in The Kariye Djami, a cura di P.A. Underwood, IV, Princeton 1975, pp. 195-241; J. Ledit, Marie dans la liturgie de Byzance, Paris 1976; A. Grabar, Remarques sur l'iconographie byzantine de la Vierge, CahA 26, 1977, pp. 169-178; T. Velmans ...
Leggi Tutto
liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...