Teologo e cardinale (Cracovia 1504 - Capranica 1579). Del ramo polacco degli O., nobili di Como, sacerdote nel 1540, nel 1549 vescovo di Chelmno (Kulm) per volontà del re Sigismondo II Augusto, di cui [...] famoso: la sua Confessio fidei christianae catholicae (redazione definitiva 1557) giunse alla trentesima edizione ancora vivente l'autore. Nel De sacro vernaculo legendo (1558) argomentò la sua contrarietà all'uso delle lingue volgari nella liturgia. ...
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WILMART, André
Patrologo, liturgista e medievalista, nato il 28 gennaio 1876 a Orléans. Dopo i primi studî in patria, nel collegio ecclesiastico di Sainte-Croix, passò nel 1893 a Parigi nell'Institut [...] si susseguirono nelle grandi riviste, specie la Revue Bènédictine, sopra innumerevoli problemi della patrologia, della liturgia e della letteratura latina medievale. Caratteristica dei suoi studî è la conoscenza della tradizione manoscritta che ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] P. Magdalino, L’église du Phare, cit.
55 De cerimoniis, I, 24 fa riferimento a questo spazio nel corso della liturgia del Giovedì santo.
56 Nikolaos Mesarites, Die Palastrevolution des Johannes Komnenos, ed. A. Heisenberg, Würzburg 1907. Si veda R.J ...
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JANNI, Ugo
Laura Ronchi De Michelis
Nacque all'Aquila, il 10 sett. 1865, da Enrico e da Carilia Strina, in una famiglia agiata e fortemente impegnata nella causa della Unità d'Italia.
Il padre era stato [...] Federazione delle Chiese evangeliche italiane; contrastò l'uso del francese nelle pubblicazioni e nel culto. Anche il lavoro sulla liturgia, che lo impegnò per oltre trent'anni, ebbe intenti unitari e fu volto alla restituzione del culto della Chiesa ...
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Sesto giorno della settimana (dall’ebr. shabbāt «(giorno di) interruzione, e quindi di riposo»).
Nella settimana ebraica, è il settimo giorno, festivo e consacrato a Dio, nel quale si interrompe ogni lavoro [...] schiavi ebrei, il condono dei crediti. Ogni sette anni sabbatici, e cioè ogni cinquantennio, cade il giubileo.
Nella liturgia cristiana il s. santo costituisce il secondo giorno del triduo pasquale della Passione e Risurrezione del Signore», che ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] in Giappone e in Cina): i successi furono assai limitati, non solo per la pretesa dei missionari di imporre le regole liturgiche della Chiesa cattolica, ma anche per la forza della tradizione e per l'inscindibile legame tra la religione indigena e la ...
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BERNAREGGI, Adriano
Giuseppe Pignatelli
Nato ad Oreno (Milano) il 9 nov. 1884 da Giovanni e Luigia Ravanelli, in una famiglia di commercianti agricoli, dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nel seminario [...] fondava con G. Polvara la Società amici dell'arte cristiana e la scuola Beato Angelico, tenendovi alcuni corsi di liturgia. Collaborò anche alla rivista Arte cristiana. Frattanto il suo articolo Il papato e il problema nazionale italiano (in Vita ...
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Giansenista (Baiona 1581 - Parigi 1643), amico di Giansenio, che lo aveva incontrato studente a Lovanio (1604). S.-C. ebbe più efficacia nell'azione viva e diretta sulle anime che per l'apporto intellettuale [...] rigorismo della dottrina morale, penitenziaria ed eucaristica, nonché il ritorno all'antica semplicità della disciplina e della liturgia. Combatté particolarmente i gesuiti che accusava di corrompere la teologia con il molinismo, e la vita cristiana ...
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Erudito e musicologo (Horb sul Neckar, Württemberg, 1720 - Sankt Blasien, Selva Nera, 1793), benedettino. Entrato sedicenne nell'abbazia di St. Blasien, compiuti gli studî, vi insegnò teologia per dieci [...] fatto precedere De cantu et musica sacra (2 voll., 1774) dalle origini ai suoi tempi; per la storia della liturgia, Vetus liturgia Alemannica (2 voll., 1776) e i Monumenta veteris liturgiae Alemannicae (2 voll., 1777-79). È anche autore di molte ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] sia possibile cogliere. La loro conoscenza quindi non sarà utile soltanto per l'influsso esercitato nella pietà popolare, nella liturgia, nella storia dell'arte e della letteratura, specialmente nel Medio Evo, ma il loro studio non raramente porta un ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...