PIETRO
Antonella Degl'Innocenti
– Suddiacono e rettore del Patrimonio di S. Pietro. Non si conoscono luogo e data di nascita né origini familiari di Pietro, ma sembra probabile che egli sia nato a Roma [...] XLII (2002), pp. 469-479; A. Vlaevska-Stantcheva, Reliquie e potere locale: il culto di s. Pietro levita nel Vercellese, in Liturgia e agiografia tra Roma e Costantinopoli. Atti del I e II Seminario di studio. Roma- Grottaferrata 2000-2001, a cura di ...
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FELICE, santo
Paola Novara
Appartenente al clero ravennate, era economo di quella Chiesa ed abate del locale monasterium di S. Bartolomeo quando, alla morte dell'arcivescovo Damiano, venne eletto a [...] delle omelie di s. Pier Crisologo, da lui curata. A F. si deve, inoltre, la revisione dell'antico officio liturgico della Chiesa ravennate, che risaliva all'epoca dell'arcivescovo Massimiano (546-556). Senipre secondo Agnello, F. fece eseguire lavori ...
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CAGNONI, Antonio
Raoul Meloncelli
Figlio di Giovanni, medico, e di Serafina Nobili, "donna gentile e colta", nacque l'8 febbr. 1828 a Godiasco (Voghera). Ancora fanciullo rivelò una forte inclinazione [...] produzione religiosa, sebbene l'ispirazione orientata in senso profano risulti talora monocorde e non sempre diretta ai fini esclusivi della liturgia.
Fonti e Bibl.: I. Cambiasi, I. R. Conserv. di musica, in Gazzetta mus. di Milano, V (1846), pp. 193 ...
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PAOLO
Antonio Milone
(Paulus). – Gli estremi biografici di questo marmoraro, attivo a Roma e nel Lazio nella prima metà del XII secolo, sono ignoti, né ne conosciamo il patronimico e l’ascendenza. Attraverso [...] mondo dell’artista medievale, a cura di E. Castelnuovo, Roma-Bari 2004, pp. 90-101; M. Gianandrea, La scena del sacro. L’arredo liturgico nel basso Lazio tra XI e XIV secolo, Roma 2006, pp. 17-19, 111-113; A. Dietl, Die Sprache der Signatur..., I-IV ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] nel corso del quale fu riconosciuta come vincolante la regola di s. Benedetto e furono promulgate costituzioni relative alla liturgia e alla disciplina. Gli anni successivi segnano il culmine dell'attività di Pietro. Fino ad allora aveva diretto come ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] paesi abitati da Slavi, della lingua di costoro al latino.
I Romani videro allora nelle loro basiliche un fatto ben nuovo: la liturgia, celebrata dagli ospiti in slavo con l'autorizzazione del papa. A Roma si spense, il 14 febbr. 869, e fu sepolto ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] della Curia varata con la bolla Immensa aeterni Dei del 22 genn. 1588. La congregazione era competente in materia di liturgia e di cause di canonizzazione dei santi, ma non è noto l'apporto dello Sfondrati all'assolvimento di questi compiti. È ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] 271). Nel 1632, al L. e altri musicisti il papa affidò la revisione dei canti fermi in uso nella liturgia. I responsori della settimana santa "riformati" dal L. non risultarono affatto graditi ai cantori pontifici, che stigmatizzarono la "presuntione ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] lettura personale dei testo evangelico sostituito dai "commenta" dei padroni della paroia di Dio; la definizione della liturgia cattolica come residuato di un feticismo che ha bisogno di oggetti reali per rappresentarsi la divinità; l'esibizione ...
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GIUSTINIAN, Paolo
Stefano Tabacchi
Nacque a Venezia il 15 giugno 1476, ultimo figlio di Francesco e Paola Malipiero, nobili veneziani, che gli diedero il nome di Tommaso. La sua giovinezza resta in [...] ruolo della cultura classica e della scolastica a vantaggio dello studio dei testi patristici; l'uso del volgare nella liturgia e la traduzione dei testi sacri; l'istituzione di una censura preventiva sui testi religiosi; l'unificazione dei regolari ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...