Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] Quando ne ebbe l'occasione, si sforzò di favorire il confronto con la Chiesa latina, traducendo per essa i testi della liturgia greca, come quello di Basilio Magno per l'arcivescovo latino di Otranto. Con i suoi Tria syntagmata si dimostrò però anche ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] un'apprezzabile istruzione; conosceva infatti oltre che il greco anche il latino e possedeva una biblioteca privata di codici liturgici che in seguito donò alla basilica di S. Pietro. Tradusse inoltre i Dialoghi di Gregorio Magno in greco per ...
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SIMPLICIO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Di S., originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente l'elezione papale, [...] , p. 39; s.v. Basilica Libiana, p. 182; s.v. S. Bibiana, pp. 194-95; S. de Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, pp. 463-64 (a proposito degli interventi a S. Pietro in Vaticano ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] arte europea.
La direzione della Chiesa non era però del tutto simile a quella di una monarchia ordinaria. Le cerimonie liturgiche ritmano il corso delle giornate: sono cantate da cappellani appositamente reclutati C. VI, seguendo l'esempio di alcuni ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] nelle cerimonie religiose solenni.
Un'altra provvidenza di B. III merita di essere ricordata, per i suoi rapporti con la liturgia romana. Saputo della scomparsa, per negligenza o per furto, del volume in cui erano ordinatamente raccolti i testi di s ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] in Spagna e, oltre a combattere la simonia, reintroduceva il rito romano in Aragona, abolendo la particolare liturgia mozarabica. Mentre le Chiese catalana e aragonese venivano ormai a dipendere strettamente dalla Santa Sede e sì impegnavano ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] clero e del laicato cattolico veneziani più incline a sperimentare nuovi criteri di azione nella pastorale e nella liturgia.
Sul versante ecclesiale, preoccupato di favorire un rinnovamento della teologia in linea con il concilio, polemizzò con le ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] , a cura di G. Noyé - R. Francovich, Firenze 1993, pp. 253, 257, 260-262, 264-271; S.L. de Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, ad ind.; Mura e porte di Roma antica, a cura di L ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] , non solo fra clero e laicato, ma anche tra laicato e ministero pastorale, perfino al di fuori di qualunque liturgia prestabilita. Al loro interno era emersa ben presto un’ulteriore radicalizzazione, proposta da John Nelson Darby, un anglicano ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] caso di Nostra Aetate gli effetti inattesi sono stati molti. È avvenuto così anche per i documenti sulla liturgia che nella vita concreta delle comunità cristiane, parrocchiali o associative, sono diventati la grammatica generativa d’innovazioni che ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...